Banca Passadore ha chiuso il bilancio del 2019 con un utile netto pari a 16,7 milioni di euro, in rialzo del 2,1% su base annua. Il risultato dell’esercizio, il migliore della storia dell’istituto, determina un indice di redditività (RoE) pari al 9,15%, tra i più alti del sistema bancario. L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,30 euro, equivalente a quello del precedente esercizio.
Forte aumento per la raccolta diretta (+9,9%, a 2.833 milioni), con il totale delle masse amministrate salite a 7 miliardi e 515 milioni.
Il rapporto crediti deteriorati sul totale dei crediti scende al 2,24% senza che la banca abbia mai effettuato alcuna cessione di NPL.
Sul versante patrimoniale, il coefficiente CET 1 ratio è pari al 13,15%.
Anche nel primo trimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la Banca registra un’ulteriore crescita della raccolta diretta (+14,6%) e indiretta (+ 9,5%). Gli impieghi risultano in linea con l’anno precedente. Il risultato netto del trimestre sale a 5 milioni e 54 mila euro, uno dei migliori di sempre, e lascia prevedere un utile per l’intero esercizio altrettanto positivo rispetto a quello del 2018.
Intanto, Banca Passadore prosegue il piano di espansione territoriale: dopo l’apertura, nel 2018, della Filiale di Portofino e il trasferimento nei nuovi locali della Agenzia di Genova-Molassana, divenuta la più grande della città,è previsto entro pochi mesi l’insediamento della Filiale di Alba. È prevista anche l’apertura di un nuovo punto operativo nel nord-est dell’Italia, che si andrà ad aggiungere ai 24 già esistenti in 7 Regioni e 17 città.
La Banca ha poi avviato un programma d’investimenti nel campo della digitalizzazione. Nel campo fintech, l’istituto ha di recente attivato i servizi Apple Pay, che permettono ai clienti di pagare tramite smartphone.