Il Digital Banking sta iniziando a piacere agli italiani, diventando un canale sempre più complementare alla filiale. Per questo motivo tutti i principali Gruppi bancari si sono adeguati al cambiamento, investendo nello sviluppo dei servizi mobile, il vero futuro del digital banking. L’approccio alla digitalizzazione degli italiani si sta evolvendo, e si sta sviluppando una nuova consapevolezza sull’importanza del Fintech come parte integrante del fare banca.
Questo è quanto emerge dal Che Banca! Digital Banking Index, arrivato all’ottava edizione.
Secondo lo studio, sono 18,7 milioni gli italiani che operano sui loro conti correnti online, ben 2,3 milioni in più rispetto all’anno passato. Il Web rimane la soluzione più utilizzata (71,2%), ma il mobile banking ha registrato un incremento record del 71% in due anni, raggiungendo i 6,5 milioni di utenti.
Tutti i 24 istituti di credito analizzati nel dettaglio dallo studio offrono almeno un’App di accesso al conto online che permette di effettuare operazioni e consultare il saldo. Sono in crescita però anche funzionalità più avanzate, come il trading di fondi e azioni ed i servizi di pagamento tra persone (Peer-to-Peer). Meno della metà delle App che rientrano nell’indice di Che Banca! non include un servizio per il risparmio gestito e solamente un terzo offre informazioni in tempo reale sulle quotazioni dei titoli di borsa.
I correntisti online possiedono, nel complesso, 25,6 milioni di conti ai quali possono accedere via Web o App: in media 1,3 conti online per correntista. I primi 5 gruppi bancari dei 24 analizzati dal CheBanca! Digital Banking Index ospitano più della metà dei conti con accesso on-line (il 57,4%) del sistema bancario italiano, mentre 7 istituti “medi” vantano il 25% di clienti.
La filiale rimane comunque un punto fermo per gli italiani, non solamente per le operazioni più complesse ma anche per l’aggiornamento della documentazione o per compiere pagamenti.
“Quest’ultima edizione del Digital Banking Index ribadisce l’importanza di un approccio multicanale per il
continuo sviluppo e rafforzamento della relazione con i nostri clienti – dichiara Alessandro D’Agata,
Direttore Generale di CheBanca! – Modalità alternative di accesso alla banca si traducono, infatti,
nell’equazione “più canali, più servizi”, a dimostrazione del fatto che i clienti sono alla ricerca di servizi bancari ubiqui e continuativi. Alla luce di queste premesse, anche per quei servizi per i quali la componente umana rimarrà centrale, continueremo ad investire in soluzioni tecnologiche a servizio di clienti, gestori e consulenti finanziari con l’obiettivo di rendere le interazioni con la banca ancora più semplici, frequenti e interattive”.