I Governi europei e il Congresso americano dovrebbero avere una sola priorità: risolvere stabilmente la crisi dei debiti sovrani. Questa la posizione di Robert Zoellick, presidente della Banca mondiale, in evidente contrasto con il monito lanciato proprio stamattina da Christine Lagarde. Poche ore prima la numero uno dell’Fmi aveva esortato i leader politici a non sacrificare la crescita nel tentativo di risolvere il prima possibile la situazione del debito.
Zoellick ritiene invece che in questo momento non ci sia altro obiettivo da perseguire se non il risanamento dei conti, anche se è ancora troppo presto per pensare a un’azione unitaria e coordinata del G20. “Fra le maggiori responsabilità dei Governi nazionali – ha sottolineato il banchiere da Camberra – non ci sono solo le sfide sul breve periodo, in cui spesso sono assistiti dalle Banche centrali, ma anche i problemi da risolvere sul medio e soprattutto sul lungo periodo”. Soluzioni da trovare senza cedere a tentazioni protezionistiche, ma rispettando sempre i principi del libero mercato.
Il presidente della Banca centrale è intervenuto in risposta a un articolo scritto a dieci mani dai ministri delle finanze di cinque Paesi (Canada, Gran Bretagna, Sud Africa, Singapore, Australia) e pubblicato oggi dal Financial Times. Nel testo si chiedono misure globali per rassicurare gli investitori e spronare gli Esecutivi dei Paesi in difficoltà a sistemare i propri conti al più presto.