Cercasi presidente per la Banca mondiale. L’americano Robert Zoellick, che occupa la poltrona dal 2007, ha rinunciato a candidarsi per un seondo mandato. E allora via libera alla lotta per la successione. In lizza ci sono altri due nomi made in Usa, a ben vedere un’accoppiata davvero bizzarra. In prima linea c’è ancora Hillary Cinton, che ha già fatto sapere di non voler essere il segretario di Stato in un (eventuale) secondo governo Obama. Ad affiancare l’ex first lady si fa strada però nientemeno che il demiurgo di Mircrosoft, il re dei nerd, Bill Gates, che domani è atteso a Palazzo Chigi dal premier Mario Monti. L’indiscrezione è stata diffusa oggi dalla Repubblica.
Da tempo ormai l’uomo più ricco d’America ha abbandonato l’imprenditoria degli squali per darsi alla vita del filantropo. In particolare, Gates ha applicato i metodi del management più moderno nella gestione dei fondi per la lotta alla malaria e in altri progetti nei paesi poveri. E proprio questo è uno dei settori d’attività della Banca mondiale, nata nel 1944 alla conferenza di Bretton Woods per investe nelle politiche di sviluppo.
La designazione del presidente della Banca Mondiale è tradizionale prerogativa del presidente degli Stati Uniti. E sembra proprio che Obama guardi con favore alla candidatura di Gates, nonostante i rapporti stretti che lo legano a Hillary. Gli altri nomi che circolano sono quelli dell’attuale segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, il suo predecessore, Larry Summers, e Robert Rubin, che ricoprì la stessa carica nell`amministrazione Clinton e poi fu consigliere di Obama per il programma economico nella campagna elettorale del 2008.