La Cina dovrebbe tagliare gli obiettivi di crescita del Pil 2015 al 7%, dal 7,5% attualmente previsto. A rivolgere questo invito a Pechino è la Banca mondiale: “Il nostro messaggio politico – si legge nella nota diffusa da Washington – è che il focus vada messo sulle riforme piuttosto che sui target di crescita. A nostro avviso un obiettivo del 7% nel 2015 raggiungerebbe la crescita necessaria per mantenere la stabilità nel mercato del lavoro”.
In sostanza, la preoccupazione della World Bank è che tali politiche, focalizzate su obiettivi tanto ambiziosi di crescita, “richiederebbero misure incentrate sulla domanda domestica più che sulle riforme” e sulla ricerca di una maggiore stabilità economica per il Paese.