La crema degli imprenditori marchigiani (dai Merloni ai Guzzini), ma anche le Coop (si parla dell’Unione delle cooperative), sono pronti ad entrare come soci nella Banca delle Marche se presenterà un piano industriale credibile che garantisca il risanamento e superi l’esame della Vigilanza della Banca d’Italia.
Proprio in ragione di ciò il cda di Banca Marche, presieduto da Rainer Masera e che era in programma oggi, è slittato di qualche giorno. La banca marchigiana attende il via libera di via Nazionale e la formalizzazione della cordata di nuovi soci che finirà per mandare in minoranza le Fondazioni bancarie che hanno finora detenuto il controllo del’Istituto.