2019 da incorniciare per Banca Imi che ha archiviato l’anno con un utile netto consolidato pari a 1,415 miliardi di euro, il livello più alto della sua storia.
In termini percentuali, la banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo ha aumentato i profitti del 76% dagli 803 milioni di euro del 31 dicembre 2018. A spingere il risultato è stato l’andamento dei ricavi, caratterizzati da un robusto livello di interessi netti (in crescita del 51,9%) e da profitti dalla gestione degli attivi finanziari raddoppiati a 1.363 milioni, spiega la banca.
Nel quarto trimestre del 2019 i ricavi contabilizzati – a 570 milioni – registrano un forte rialzo del margine commissionale, conducendo il margine di intermediazione complessivo dell’esercizio a 2,659 miliardi di euro (+58,1%, in crescita di 977 milioni). In evidenza i risultati delle attività di Capital Markets (a 2,225 miliardi di euro) e di Investment Banking e Structured Finance, che ammontano a 434 milioni di euro.
“Grazie ad una struttura dei costi operativi sotto controllo (a 473 milioni) – continua banca Imi – l’effetto dei più elevati ricavi si trasferisce integralmente al risultato della gestione operativa”, che arriva a 2,186 miliardi (+79,6% rispetto all’anno precedente, con un cost/income ratio al 17,8% rispetto al precedente 27,7%. Il Common Equity Tier 1 Ratio, il Total Capital Ratio ed il Leverage Ratio così determinati si portano rispettivamente al 10,2%, 15,0% e 4,85%.
