Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2016. In questo periodo dell’anno la banca veneta ha registrato un utile netto in calo del 55,5% a 66,3 milioni di euro, anche se guardando solo al terzo trimestre il dato è in netta crescita, del 50,6% a 27,1 milioni.
Il margine di intermediazione è risultato a 237,7 milioni di euro (-27,6%); il risultato netto della gestione finanziaria 218,2 milioni di euro (-28,5%) e i costi operativi a 118,7 milioni di euro (+46,9%). Il rapporto sofferenze nette/impieghi settore crediti commerciali è all’1,2%. Nel terzo trimestre il margine di intermediazione è stato di 86,8 milioni di euro (+38,4%) e il risultato netto della gestione finanziaria a 83,0 milioni di euro (+45,1%). In crescita le assunzioni: 157 nuove risorse nei primi 9 mesi del 2016 (+12,1%).
“Grande soddisfazione dal settore dei Non-Performing Loans – ha affermato Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis – che mostra una forte capacità di cogliere le opportunità in un mercato in continua evoluzione. Nel settore dei crediti deteriorati è importante adottare velocemente soluzioni innovative, riuscendo a mantenere efficienza nell’intero processo. Nel settore del credito commerciale, core business storico dell’istituto, continua la strategia di rifocalizzazione verso segmenti dimensionali più piccoli ma più redditizi, con un numero di imprese in forte espansione. Siamo in attesa – conclude l’AD – dell’autorizzazione da parte delle Autorità di Vigilanza per il completamento dell’operazione di acquisizione di GE Capital Interbanca. Le analisi per la corretta integrazione sono a buon punto: riteniamo di poter esprimere efficienza sin dalla data del closing”.
Dopo la pubblicazione dei conti il titolo è in calo di circa l’1%, intorno ai 25 euro per azione.