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Banca Ifis: utile in crescita a 125 milioni nei 9 mesi del 2023, stabili gli incassi da Npl. C’è l’acconto sul dividendo

Banca Ifis chiude il periodo con un utile in crescita del 18,2% e premia gli azionisti con un acconto sul dividendo 2023 pari a 1,2 euro per azione, per un ammontare complessivo di 63 milioni

Banca Ifis: utile in crescita a 125 milioni nei 9 mesi del 2023, stabili gli incassi da Npl. C’è l’acconto sul dividendo

Con i buoni risultati dei primi nove mesi del 2023 Banca ifis premia gli azionisti con un acconto sul dividendo. Il gruppo guidato da Frederik Geertman ha chiuso il periodo con un utile netto pari a 124,7 milioni di euro, in crescita del 18,2% rispetto ai 105,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. Il margine di intermediazione, in crescita del 4,8% a 512,4 milioni di euro rispetto ai 488,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking (+15,1%) al rialzo dei tassi di interesse (l’85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile). I ricavi del settore Npl, sostanzialmente stabili, a 295 milioni (+4%), evidenziano la resilienza dei recuperi nonostante il precedente rialzo dell’inflazione.

A Piazza Affari i conti e l’acconto sul dividendo spingo il titolo Banca Ifis in rialzo del’1,01% a 16,97 euro per azione.

Risultati dei primi nove mesi del 2023

L’andamento favorevole dei ricavi (+4,8%), spiega l’istituto di credito veneziano, è sostenuto dal positivo andamento del business, con una crescita nel Factoring del 5,9% e nel Leasing dell’8,8%, oltre che dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse.

In aumento anche i costi operativi, pari a 288,5 milioni di euro (+3,6%), soprattutto per le maggiori spese del personale (120,5 milioni di euro), per la crescita della remunerazione variabile, per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, per le maggiori altre spese amministrative (172,4 milioni di euro). Mentre il costo del credito è pari a 30,9 milioni di euro, in calo di oltre il 35% rispetto ai primi nove mesi del 2022, e include 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici. L’accantonamento complessivo è pari a circa 65 milioni di euro, spiega la Banca in una nota. A fine settembre, l’indice di liquidità è pari a circa 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in Bce (LCR superiore a 1.200%).

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, CET1 ratio si è attestato al 15,53%, includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell’acconto sui dividendi, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari all’8,65%. Il TCR a 18,42% (18,82% al 31 dicembre 2022).

Dividendo

Il board ha inoltre deliberato la distribuzione di 63 milioni di euro (1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge) di acconto sul dividendo 2023 che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 novembre 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 novembre 2023 e data di pagamento il 22 novembre 2023.

Infine, Banca Ifis ha scelto l’opzione di destinare a riserva non distribuibile di patrimonio netto in sede di approvazione del bilancio dell’esercizio 2023 come alternativa al pagamento della cosiddetta “tassa straordinaria sulle banche”.

L’ad Geertman

“I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la solidità del nostro modello di business e la nostra capacità di cogliere opportunità in un contesto macroeconomico finora favorevole, derivante da un periodo di crescita economica e dal contestuale rialzo dei tassi di interesse – ha commentato l’ad Geertman -. Un contesto che, tuttavia, lascia intravedere i primi segnali di deterioramento. Nell’ultimo trimestre la banca ha, con successo, controbilanciato il calo della domanda di credito con una vivace attività commerciale che ha visto, tra l’altro, lo sviluppo di prodotti e soluzioni mirate a sostenere la transizione sostenibile e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. In quest’ottica, l’offerta commerciale è stata ampliata con nuove soluzioni di leasing nei comparti auto, mobilità green alternativa ed energia sostenibile, e un nuovo prodotto di noleggio tech dedicato alla clientela privata”.

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