E’ una trimestrale in crescita in tutte le aree di business quella presentata da Banca Ifis. La banca evidenzia un utile netto di 22 milioni (-16%) a fronte di risultati positivi in tutti i comparti: il rapporto tra sofferenze nette e impieghi nel settore dei crediti commerciali risulta pari all’1,1%; il rapporto Cet1 è passato al 13,6% dal 14,2% al 31 dicembre scorso. Il margine di intermediazione è salito del 9,3% a 79,4 milioni di euro, e sono cresciute anche le assunzioni: 50 nuove risorse nei primi 3 mesi del 2016 (+16,3%).
Significativa la crescita registrata dal segmento DRL, l’area del gruppo dedicata all’acquisizione, gestione ed incasso di crediti di difficile esigibilità nel mercato retail (28,7 milioni di euro, +224,0%), positivi anche i settori crediti commerciali (41,3 milioni di euro, +5,0%) e crediti fiscali (4,2 milioni di euro, +6,4%). A inizio pomeriggio il titolo Banca Ifis a Piazza Affari sale dell’1,22% a 25,77 euro per azione.
“Abbiamo chiuso un trimestre caratterizzato da una grande volatilità dei mercati e da continue incertezze sistemiche” ha dichiarato Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. “Conseguenza di questa situazione è un susseguirsi di adattamenti, anche normativi e di strumenti da parte dei regolatori, azioni che richiedono agli operatori una repentina reattività, associata ad una elevata capacità di adattamento. Doti, queste, che Banca IFIS continua a sviluppare in maniera forte e positiva, intraprendendo con abilità la strada del cambiamento e mettendo in discussione metodologie e processi al fine di migliorare sempre di più la redditività. Nonostante in questo periodo ci venga richiesto di navigare a vista – continua l’Ad – il nostro business model ci permette di affrontare con agilità i cambiamenti e le sfide che il mercato ci pone, avendo sempre chiaro il nostro obiettivo: essere redditizi e creare valore per tutti i nostri stakeholder”.