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Banca Ifis, effetto Interbanca sull’utile: +325% nel 2016

I risultati includono per il solo mese di dicembre 2016 anche i dati dell’ex Gruppo Interbanca e gli effetti della sua acquisizione – Il 16 marzo a Milano la presentazione dei risultati d’esercizio e delle linee guida del piano strategico 2017-2019.

Il gruppo Banca Ifis ha segnato nel 2016 un utile netto record di 688 milioni di euro, in progresso del 325% rispetto ai 162 milioni del 2015. Il risultato – spiega una nota – è influenzato per 623,6 milioni dagli effetti dell’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca. L’utile normalizzato al netto di tali effetti e dei costi connessi all’acquisizione (pari a 27,5 milioni) si attesta a 89,7 milioni, con una crescita sul normalizzato 2015 del 12,2%. Il margine di intermediazione consolidato è pari a 326 milioni di euro (-19%). Il Cet1 si attesa a fine 2015 al 15,7% dal 15,8% di fine 2015. Il dividendo proposto è di 0,82 euro/azione contro 0,76 euro lo scorso anno.

“Il 2016 è stato caratterizzato dall’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca, perfezionata a fine novembre” ha detto Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. “Quest’acquisizione ci permette di completare l’offerta dei servizi a supporto delle PMI, e già dalle prime settimane abbiamo iniziato a lavorare su fronti comuni, cogliendo, tra le altre, diverse opportunità di cross-selling. Portiamo così nel Gruppo – e nel mercato – competenza, dimensione e coefficienti patrimoniali di valore che ci permetteranno di costruire ulteriore crescita nei settori di presenza. A questo – sottolinea Bossi – si aggiunge la sempre crescente attenzione nel settore dei non-performing loans, nel quale la Banca conferma la volontà di crescita”.

A metà pomeriggio il titolo Banca IFIS a Piazza Affari guadagna l’1,61% a 25,93 euro per azione. Il 16 marzo a Milano si terrà la presentazione dei risultati d’esercizio e delle linee guida del piano strategico 2017-2019.

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