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Banca IFIS compra FBS: nasce il 1°operatore integrato per gli Npl italiani

Imagoeconomica

Banca IFIS ha acquisito il controllo di FBS, società fondata da Paolo Strocchi, che opera nel settore degli NPL come operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL. Lo comunica lo stesso istituto guidato da Giovanni Bossi attraverso una nota.

Nel contesto dell’operazione, oltre alla piattaforma di servicing, Banca IFIS ha rilevato anche il portafoglio proprietario mixed (secured e unsecured) del valore nominale di circa 1,28 miliardi, corrispondente a oltre 45 mila debitori per un ticket medio di circa 28mila euro).

L’acquisizione sarà completata entro il mese di novembre. In base a quanto previsto dall’intesa, la banca di Bossi acquisirà il controllo del 90% del capitale di Fbs per un corrispettivo di 58,5 milioni. Paolo Strocchi, attuale ad di Fbs, rimarrànel capitale sociale con il 7,5%, così come i manager Elena Ruo e Giorgio Fedocci che detengono complessivamente con il 2,5 pr cento.

“Questa integrazione – ha affermato l’amministratore delegato di Banca IFIS – rappresenta un momento di svolta per Banca IFIS e per il mercato italiano. Prende forma la prima piattaforma integrata di investimento ed asset management nel mercato italiano degli NPL, in grado di offrire un servizio completo – di sola gestione o investimento o un mix delle due – in tutte le categorie del credito deteriorato, dal più frazionato unsecured consumer fino al real estate, passando per il corporate. Le banche e le istituzioni finanziarie del nostro Paese hanno bisogno di soluzioni complete, in grado di accompagnarle nella migliore eliminazione dei crediti deteriorati dai loro bilanci; le risposte possono essere articolate e solo la più approfondita conoscenza dei crediti e delle soluzioni per i debitori permette di individuare la via ottimale. Oggi molte banche stanno infatti de-consolidando portafogli di NPL utilizzando anche normative favorevoli, ma senza risolvere tutti i crediti bensì solamente rimuovendoli dai bilanci”.

“Per risolvere i crediti – ha continuato Bossi – serviranno molti anni, molta competenza e specializzazione spinta per cogliere al meglio differenze e opportunità sul mercato. L’integrazione con FBS rappresenta per Banca IFIS un passo importante in questa direzione perché dota il Gruppo della migliore competenza nella gestione del credito con sottostante real estate corporate, che si affianca all’eccellenza già presente in Banca nei crediti unsecured, in un contesto di servizi specialistici ma integrati per la prima volta in un unico attore. La forza finanziaria della Banca completa l’offerta: anche il mondo degli UTP, con tutte le maggiori complessità ed indeterminatezze, può essere approcciato direttamente da una Banca che abbia, però, già maturato tutte le competenze specialistiche di analisi, gestione, investimento ed una forte esperienza nell’erogazione del credito alle imprese. Integrando FBS, Banca IFIS supera i 14 miliardi di portafoglio deteriorato di proprietà e gestisce un controvalore pari ad ulteriori 7 miliardi di crediti di terzi, portando il portafoglio gestito ad oltre 20 miliardi. Si materializza così – conclude Bossi – una piattaforma congiunta composta da circa 400 addetti, che coinvolge oltre 200 studi legali e quasi 300 professionisti: la più importante del Paese, desiderosa di cambiare ancora le regole del gioco nel mercato del credito deteriorato nell’interesse di tutti gli stakeholders.”

Paolo Strocchi, amministratore delegato di FBS, ha commentato: “L’operazione con Banca IFIS è il naturale coronamento di un percorso imprenditoriale di successo iniziato nel 1997 che ha visto FBS crescere di anno in anno fino a diventare il 4° operatore nazionale nel settore NPL. Le capacità finanziarie di Banca IFIS, unite alla credibilità e alle competenze di FBS, che conosce a fondo le logiche e le dinamiche di un mercato unico e complesso come quello italiano, consentiranno uno sviluppo ancora più incisivo della nostra società a beneficio del mercato dei non-performing e dei suoi attori. Negli ultimi due anni abbiamo ricevuto diverse proposte di partnership da parte di operatori esteri e non. Abbiamo sempre creduto che la risposta al grande tema degli NPL, non ancora risolto nel nostro Paese, dovesse arrivare dall’Italia; un’operazione di sistema per il sistema. Grazie a Banca IFIS si concretizza una opportunità tutta italiana di unire il capitale di una banca privata con l’esperienza di gestione italiana di un provider qualificato come FBS”.

 

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Categories: Finanza e Mercati