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Banca Ifis compra 90% di Fbs per la gestione crediti deteriorati

“Nasce il primo operatore integrato nel mercato italiano degli Npl che sarà attivo su tutti i segmenti del credito deteriorato con strutture flessibili di investimento e gestione, con un portafoglio complessivo di circa 23,5 miliardi, 16,7 di proprietà e 6,8 miliardi in gestione. Questa è un’operazione di sistema per uno sviluppo ancora più incisivo nel mercato del credito deteriorato, a beneficio di tutti i suoi attori”. Queste le parole di Giovanni Bossi, ceo di Banca Ifis, che ha formalizzato l’acquisto del 90% di Fbs, il quarto operatore nazionale specializzato nella gestione di Npl ipotecari e corporate, già annunciato lo scorso 15 maggio.

L’operazione è stata finanziata interamente in cash e riguarda il 90% del capitale di Fbs per un controvalore di 58,5 milioni di euro.

Nessun cambio al vertice: Paolo Strocchi, azionista di maggioranza di Fbs fin dalla fondazione, resta amministratore delegato e socio assieme al top management di Fbs con una quota pari al 10% del capitale, oggetto di opzioni di vendita e acquisto concesse, reciprocamente, dal top management e da Banca Ifis, che prevedono alcune finestre di esercizio nell’arco di un periodo compreso fra 2 e 4 anni e valorizzazioni variabili anche in ragione dell’andamento di Fbs.

“Siamo una piattaforma congiunta di quasi 1.500 persone, 460 dipendenti e oltre mille collaboratori tra professionisti del credito e studi legali convenzionati: la più importante del Paese, in grado di offrire un servizio completo in tutte le categorie del credito deteriorato, dal più frazionato unsecured consumer fino al real estate, passando per il corporate”, ha commentato Bossi.

L’acquisizione è in linea con la strategia di crescita del Gruppo che ha l’obiettivo di valorizzare il portafoglio bancario e real estate di Ifis Npl, società del Gruppo Banca Ifis, attraverso la piattaforma di servicing di Fbs; di ampliare l’offerta dei servizi, di semplificare i processi e di ridurre i tempi di trasformazione degli asset.

L’accordo si propone, inoltre, di mantenere l’organico di Fbs composto da 131 persone suddivise sulle 3 sedi di Milano, Ravenna, Bari e l’estensione degli investimenti tecnologici intrapresi da Banca Ifis per la digital transformation dei processi e della lavorazione dei crediti Npl.

Il mercato accoglie positivamente l’operazione e in una seduta di Piazza Affari positiva ma senza slancio che guadagna circa lo 0,6%, il titolo di Banca Ifis viaggia a +4,19% in chiusura di giornata.

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