Come già annunciato, l’assemblea degli azionisti di Banca IFIS, riunitasi per l’approvazione del bilancio dell’ultimo esercizio, ha dato il via libera al dividendo 2019 da 1,10 euro per azione, il cui pagamento però è stato rinviato almeno fino al 1° ottobre 2020. “L’esecuzione di detto pagamento avverrà dopo tale data, ove prima di allora non siano state emanate disposizioni normative regolamentari o raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza ostative a ciò”, spiega una nota. All’ordine del giorno c’era anche la proposta dell’azionista La Scogliera S.p.A di nominare come nuovo amministratore Riccardo Preve in sostituzione del consigliere dimissionario Alessandro Csillaghy De Pacser.
“Stiamo affrontando una sfida senza precedenti – ha commentato il vicepresidente Ernesto Furstenberg Fassio -: l’emergenza sanitaria legata al diffondersi del Covid-19 ha costretto tutte le organizzazioni a rivedere le priorità e le modalità di relazione con i propri stakeholder. Basti pensare all’unicità della riunione odierna, la prima Assemblea in forma completamente digitale. Si tratta di una novità assoluta, generata dalle restrizioni che stanno coinvolgendo tutto il mondo e ci privano di una serie di fattori che tutti riteniamo fondamentali, come il potersi incontrare di persona o stringersi la mano. Avremmo potuto, come altri, rinviare tale Assemblea, in attesa che le disposizioni di distanziamento sociale si attenuassero. Ma per il profondo rispetto che la Banca ha nei confronti della propria base societaria, abbiamo scelto di non posporre questo momento di confronto”.
“Banca Ifis – ha aggiunto l’Ad Luciano Colombini – ha dimostrato una straordinaria capacità di reazione di fronte a un’emergenza di questa proporzione e durata, lo hanno dimostrato le persone e anche il business: lo smart working ha raggiunto una dimensione rilevante, l’applicazione del lavoro agile ha raggiunto il 95%. Abbiamo continuato a supportare le PMI anche perché quasi il 50% delle nostre aziende clienti è rimasta operativa nonostante il lockdown: continuiamo dunque a dialogare con i nostri clienti e stiamo sostenendo tutte le misure governative. Per quanto riguarda il business NPL stiamo partecipando attivamente a tutti i processi in essere sulla parte di portafoglio che ben conosciamo, quello dei crediti deteriorati unsecured, ovviamente con grande attenzione al prezzo con la consapevolezza che storicamente, nei momenti di crisi, spesso vengono fatti i migliori acquisti sul mercato NPL. Ad oggi, gli effetti economici della crisi sanitaria sono caratterizzati da una grande incertezza, ma Banca IFIS è solida ed è in grado di affrontare l’incertezza. E’ chiaro che quello che è successo da marzo in poi ci mette nella condizione di dover rivedere gli obiettivi finanziari del Piano industriale presentato a gennaio 2020″.