Banca Generali ha chiuso il 2015 con ricavi pari a 465,9 milioni di euro, in salita dell’11% rispetto ai conti del 2014, con un contributo prevalente dei ricavi dalle commissioni ricorrenti. Il risultato operativo è cresciuto del 14,6% a 290,3 milioni, con una marginalità operativa pari al 62,3%. L’utile netto è così salito del 27% a 203,6 milioni, toccando un nuovo picco nella storia della banca. Il risultato include anche gli oneri straordinari legati alla partecipazione al nuovo fondo di Risoluzione delle crisi bancarie (BRRD) e al Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD) per un totale di €8,7 milioni spesati lo scorso dicembre.
Da sottolineare i risultati raggiunti dalla raccolta netta che nel mese di gennaio arriva a 530 milioni, con una crescita di oltre 30% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; la raccolta amministrata ha segnato un progresso del 127% a 417 milioni.
Parlando dei numeri commerciali, le masse a fine 2015 ammontano a 41,6 miliardi di euro , in crescita di €15,4 miliardi nel triennio 2012-15, mentre e la quota di mercato è passata dal 10,2% del 2012 al 12,1% nei tre anni .
Le commissioni lorde hanno raggiunto i €652 milioni (+35%), di cui €459,1 milioni (+28%) dalle commissioni di gestione mentre le commissioni nette sono salite del 44% a 370,8 miliardi, un risultato che tiene conto dei progressi nella raccolta netta (€4,64 miliardi, +35%) e dei 126 inserimenti (+24%) di consulenti finanziari.
Il margine d’interesse si è attestato a €66,2 milioni (da €107,0 milioni), i costi operativi sono risultati pari a €166,9 milioni, al netto della posta straordinaria di €8,7 milioni versata al fondo di risoluzione delle crisi bancarie (BRRD) e al Fondo Interbancario Tutela Depositi (FITD) nel mese di dicembre. Senza questo onere straordinario, i costi operativi risultano stabili rispetto allo scorso anno (+0,7%) e sensibilmente inferiori allo sviluppo dei ricavi nel periodo (+11%).
Il patrimonio netto consolidato a fine 2015 è aumentato a €636,8 milioni (+18,7% rispetto ai €536,3 milioni di fine 2014). Il patrimonio assume una distribuzione di un dividendo per azione pari a €1,20 (+22% rispetto all’esercizio 2014) con rendimento lordo implicito del 5,8% ai prezzi di chiusura del 9 febbraio.
L’Amministratore Delegato di Banca Generali, Piermario Motta, ha commentato: “Siamo davvero orgogliosi di un risultato eccezionale in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali, rivelando così al meglio il grande lavoro, la passione, e la dedizione che fanno di Banca Generali un’eccellenza nel segmento dei finanziari in Italia. In un momento di complessità e pressioni sui mercati ed intorno al credito la nostra strategia orientata alla prudenza e alla solidità, con grande trasparenza nella qualità del bilancio e nell’approccio alla clientela, sta catalizzando l’attenzione delle famiglie che necessitano di consulenza qualificata e versatilità di soluzioni.”
L’accelerazione degli ultimi mesi – ha continuato l’ad – non rappresenta un caso isolato ma è il frutto di un percorso che in quattro anni ha quasi triplicato gli utili e raddoppiato le masse, continuando poi ad avvicinarci a professionisti di straordinario valore. Restiamo vigili di fronte alle complesse sfide dei mercati, accentuatesi peraltro in questo avvio del 2016, ma la capacità d’innovazione, le grandi competenze e bagaglio d’esperienza in situazioni anche difficili, rappresentano un mix di elementi che ci rendono quanto mai ottimisti sul futuro della banca”.
I conti di banca Generali sono stati accolti con entusiasmo dal mercato. Su Piazza Affari il titolo vola a +6,4% a 21,85 euro.