I primi nove mesi del 2020 di Banca Generali si sono chiusi con un utile di 195,8 milioni, in linea a quanto realizzato nello stesso periodo dello scorso anno (196 milioni), che era stato particolarmente positivo. Il risultato ha evidenziato un forte miglioramento delle voci ricorrenti grazie all’ampliamento della diversificazione e sostenibilità dei ricavi. Tale incremento è stato tuttavia, spiega una nota, parzialmente assorbito da un aumento delle componenti non operative – in parte di natura straordinaria – legate ai contributi a fondi bancari (+53%), agli accantonamenti (+45%) e all’imposizione fiscale (+34%).
I risultati finanziari sono stati trainati dalla performance commerciale, che una nota definisce “brillante” e che ha superato i livelli dello scorso anno nonostante le criticità legate alla pandemia da Covid-19. La raccolta netta si è infatti attestata nei 9 mesi a 4,1 miliardi, in crescita dell’8% su base annuale, mentre quella gestita è più che raddoppiata a 1,8 miliardi (+111%), in scia alla crescente domanda di consulenza per l’ottimizzazione della liquidità. La positiva dinamica della raccolta e la gestione attenta e diversificata degli attivi hanno contribuito all’aumento delle masse gestite e amministrate che hanno toccato il nuovo massimo di 70,4 miliardi (+2% da inizio anno, +7% a/a).
La crescita commerciale e operativa di Banca Generali non ha intaccato la tradizionale solidità patrimoniale che, al contrario, è ulteriormente migliorata attestandosi con il CET 1 ratio al 20,4% e il Total Capital Ratio al 21,7%, su livelli ampiamente superiori ai requisiti specifici fissati per la società da Banca d’Italia, nell’ambito del periodico processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP). Il margine di intermediazione è salito a 447,4 milioni (+10%). L’incremento è stato trainato da tutte le linee di contribuzione e in particolare dalla crescita del margine finanziario (77,1 milioni, +22%) e delle commissioni ricorrenti nette (269,8 milioni, +8%). Positivo anche il contribuito delle commissioni variabili (100,4 milioni, +4%) legato alla dinamica dei mercati finanziari.
“Crescita e qualità sono la sintesi di un risultato di cui siamo molto orgogliosi– ha commentato l’amministratore delegato Gian Maria Mossa – , che ha visto crescere in modo importante il totale degli assets, gli investimenti in soluzioni di risparmio gestito ed assicurativo e gli assets sotto consulenza evoluta anche grazie ad una raccolta in accelerazione rispetto all’anno scorso. Tutte le principali componenti di ricavo sono in netto miglioramento ed i costi risultano sotto controllo. Mai come quest’anno il forte impegno e la grande qualità dei nostri banker e l’importante lavoro di tutti i colleghi di sede hanno rafforzato la nostra immagine sulla clientela, trasmettendo vicinanza e professionalità. Le preoccupazioni per l’evoluzione della pandemia caricano di incognite le prospettive per i prossimi mesi, ma la grande efficienza nella gestione operativa, l’innovazione nelle soluzioni gestite, e le risposte positive che continuano ad arrivarci dalle famiglie, ci rendono fiduciosi per l’ultima parte dell’anno dove contiamo di continuare a crescere in modo sostenibile, ad un ritmo superiore al nostro mercato di riferimento”.
Banca Generali ha anche incassato i giudizi positivi degli analisti. La crescita di ricavi, utili e masse sono infatti valsi alla banca private la conferma del giudizio “Buy” da parte di Goldman Sachs. Il team di Equity search della banca americana ha inoltre rivisto al rialzo il prezzo obiettivo del titolo, portandolo a 31 euro per azione. A spingere il giudizio positivo è stata soprattutto la generosa politica dei dividendi per il 2021, argomento chiave per gli investitori in questa fase di mercato. Durante la conference call, l’Ad Gian Maria Mossa ha infatti confermato l’intenzione di erogare sia l’intero dividendo 2019 (attualmente congelato dalle raccomandazioni di Bce e Bankitalia) che quello minimo legato all’esercizio 2020 per un totale che a volumi attuali dovrebbe aggirarsi intorno all’11% della capitalizzazione.
Gli analisti di Goldman Sachs hanno inoltre accolto positivamente la ripresa dell’attività di recruiting e la conferma della guidance per il 2021 annunciate nell’ultimo Investor Day. Giudizi positivi anche da Mediobanca, che alza il target price a 28 euro dal precedente 26.5 euro, e da Equita che lo porta invece a 29.3 euro per azione.
Intanto, sempre nel mondo Generali, Generali Italia ha lanciato la soluzione Attiva Welfare, per ribadire il proprio sostegno agli imprenditori aiutandoli a tutelare la salute dei lavoratori e l’attività dell’impresa. Attiva Welfare è una soluzione modulare, semplice, economica e immediata: prevede offerte semplici ma ricche di contenuti a costo ridotto e predefinito, dedicate a tutti i dipendenti, senza alcuna esclusione, e con la possibilità di estensione delle coperture al nucleo familiare. “Si tratta di uno strumento – spiega una nota – a tutela della salute e del benessere dei lavoratori delle imprese e a supporto della costruzione e della progettazione di un piano Welfare aziendale completo, attraverso l’offerta di servizi e benefit”.
Come dimostra il Rapporto Welfare Index PMI 2020 infatti, il welfare fa crescere l’impresa in termini di produttività e occupazione; le aziende con un welfare più maturo hanno avuto maggiore capacità di reagire all’emergenza e sono state punto di riferimento per la comunità. “Siamo convinti – ha commentato Marco Sesana, Country Manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines – che il welfare sia strategico per la crescita delle imprese e del Paese. Questo è ancor più vero oggi, alla luce del nuovo contesto che stiamo affrontando. Tutelare la salute e il benessere dei lavoratori è una delle chiavi per garantire la continuità dell’impresa. Oggi vogliamo fornire un sostegno concreto agli imprenditori mettendo a loro disposizione una soluzione semplice e economica, dedicata a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, in un’ottica anche di supporto alla comunità. Questo è essere Partner di vita: oggi vuol dire agire perché Insieme Generiamo Fiducia”.