Banca Generali ha inaugurato a Lugano, in Svizzera, la sua private bank Bg Suisse. La sede è nella centrale piazza della Riforma, accanto al Comune della cittadina del Ticino e, soprattutto, adiacente alle filiali storiche di Ubs e del Credit Suisse. Una posizione che conferma la volontà del gruppo guidato dall’ad Gian Maria Mossa di lanciare la sfida ai colossi svizzeri della gestione del risparmio, un settore che nell’ultimo anno è stato messo a dura prova dalla crisi di inizio 2023 del Credit Suisse, poi comprato da Ubs.
Del resto Banca Generali, dopo aver costituito il suo ramo elvetico BG Suisse Private Bank, aveva a ottobre scorso ottenuto la licenza dalla Finma, l’organismo svizzero di vigilanza sui mercati: il che significa avere l’ok per operare come vera e propria banca anche in Svizzera. Non solo dal punto di vista dei prodotti, ma anche nell’espansione sul territorio. E’ la prima volta dal 2009 che un soggetto italiano ottiene una licenza bancaria svizzera .
Bg Suisse Private Bank, l’affiliata specializzata nei servizi di pianificazione e protezione patrimoniale che Banca Generali, ha un duplice obiettivo nel territorio elvetico: guardare alla clientela locale e offrire anche nuove opportunità a quanti, dall’Italia, cercano alternative negli investimenti.
Mossa: “Obiettivo iniziale una raccolta fra 5-7 miliardi in 5 anni”
“Volevamo partire proprio con una banca che non avesse radici in altre storie, ma portasse tutta la trasparenza e la forza del nostro percorso e dei nostri valori”, ha sottolineato l’amministratore delegato, Gian Maria Mossa, tenendo a sottolineare come l’apertura a Lugano rappresenti “il nostro primo passo all’estero come Banca Generali nella distribuzione del nostro approccio basato sulla consulenza finanziaria”. L’obiettivo iniziale è quello di raggiungere una raccolta compresa fra 5-7 miliardi di euro entro 5 anni dalla nuova realtà svizzera, che potrebbe però rappresentare una sorta di trampolino di lancio.
Ulteriore espansione in vista
“Dopo questo primo passo intendiamo procedere con una successiva espansione negli altri cantoni elvetici, stiamo però guardando con grande interesse altrove, anche al di fuori dell’Europa dove il marchio del Leone è già conosciuto, ma ci vuole tempo”, ha aggiunto infatti Mossa, alludendo a Paesi con modelli di private banking simili al nostro e indicando un orizzonte temporale di tre anni.
Per ora si inizia dal Ticino, dove si punta a ingrandire la piattaforma dei banker, che conta al momento una dozzina di unità, e non si escludono ulteriori piccole acquisizioni, “aggregando piccole fiduciarie come abbiamo fatto per Bg Valeur”, precisa Mossa. “Crediamo che il nostro modello di innovazione e qualità nel servizio a disposizione dei clienti con la figura di un banker vicino possa rispondere ai bisogni delle famiglie di pianificazione e valorizzazione del risparmio anche qua in Ticino e in Svizzera”, ha spiegato l’a.d., sottolineando così uno degli scopi principali dell’operazione: esportare il proprio modello anche alla nuova clientela.
Opportunità di diversificazione per gli italiani
A guidare la nuova realtà sarà Renato Santi, che riveste il ruolo di Ceo di Bg Suisse fin dal 2022, anno di lancio del progetto di creazione, e che avrà però anche come ulteriore compito quello di offrire nuove opportunità ai clienti italiani che da tempo hanno scelto di mantenere parte delle proprie posizioni diversificate sulla piazza elvetica. In base al nuovo progetto e all’innovativo modello multi-booking approvato dal regolatore, questi ultimi avranno infatti l’opportunità di sottoscrivere un contratto di advisory per farsi seguire dal proprio banker direttamente dall’Italia anche sui risparmi detenuti presso Bg Suisse.