Banca Generali archivia i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto in calo dell’8%, a 135,8 milioni. Nel solo terzo trimestre, tuttavia, i profitti sono aumentati del 10% su base annua, a 43,3 milioni.
Sempre nel periodo gennaio-settembre, l’istituto ha visto crescere le masse gestite del 9%, a 58,5 miliardi. I costi operativi, invece, sono aumentati del 3%, a 143,3 milioni.
Sul versante patrimoniale, il CET1 ratio si è attestato al 18,0% e il Total Capital ratio al 19,6%.
“L’acquisizione di una boutique d’eccellenza nell’advisory come Nextam accelererà il nostro sviluppo nel wealth management – ha detto Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale della Banca – dove continueremo a sviluppare nuovi servizi e a guardare con attenzione alle migliori opportunità che si presentano sul mercato per rafforzare la diversificazione e la protezione dei patrimoni dei nostri clienti. Sebbene in un contesto di grande cautela, grazie alla forza della domanda e alle numerose iniziative in fase di lancio siamo fiduciosi di continuare a crescere”.
Banca Generali lo scorso 22 ottobre ha comunicato di aver presentato un’offerta vincolante – accettata dalle controparti – finalizzata all’acquisizione del 100% di Nextam Partners, boutique finanziaria attiva dal 2001 nell’asset e wealth management oltre che nell’advisory per la clientela private ed istituzionale in Italia.
A metà seduta il titolo in Borsa di Banca Generali cede l’1,44%, a 17,79 euro.