Banca Generali alza il target 2014 della raccolta netta. Lo ha annunciato l’amministratore delegato dell’istituto di credito, Piermario Motta, precisando che l’asticella sarà alzata fino a una quota “intorno ai due miliardi”.
Il precedente target di raccolta per il 2014 era di 1,6 miliardi, ma a fine marzo la Banca controllata dalle Generali è già arrivata a metà strada dall’obiettivo. I nuovi target, spiega il top manager, rivelano una velocità di crescita superiore del 50% alla media del mercato.
Motta ha confermato poi la strategia della crescita per linee esterne e la ricerca di un’occasione d’acquisto “in Italia, che è il terzo mercato al mondo per il risparmio”. Banca Generali punta a “un piccolo operatore, di quelli che fanno fatica ad arrivare a break even”.
Sul fronte della concorrenza, l’ad ha detto di non essere preoccupato dall’imminente quotazione di Anima, né dal possibile ritorno sul mercato di Fineco: “Anzi, siamo contenti, perché il settore sta vivendo uno dei momenti più felici della sua storia”. E l’arrivo di questi operatori in Borsa aumenta la consapevolezza, anche in Italia, dell’importanza di avere il financial advisor da parte del risparmiatore.
Motta auspica anche una fiscalità meno penalizzante sul risparmio o, per lo meno, “favorevole agli investimenti di medio lungo termine come quelli dei fondi di investimento”. Sul mercato, intanto, è circolata anche l’ipotesi che le Generali possano scendere ulteriormente nell’azionariato, sotto l’attuale 51%. “Stiamo benissimo con il gruppo Generali – ha commentato Motta –. La Banca è autonoma e ha un modello di business solido”.
All’inizio del pomerigio il titolo in Borsa di Banca Generali viaggia poco sotto la parità.