Cassa Depositi e Prestiti, Mediocredito Centrale e Banca Finint hanno dato il via libera a un finanziamento da 10,55 milioni di euro a Moretto Spa, impresa di Vicenza che si occupa di stampaggio industriale, tranciatura, lavorazione a freddo delle lamiere e assemblaggio.
In un comunicato di Banca Finint si legge che con questo prestito “Moretto intende supportare lo sviluppo del piano industriale 2020-2024 che prevede il completamento dei lavori di ampliamento relativi al nuovo stabilimento ‘Moretto 5’ e l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature funzionali alla crescita del settore automotive”.
Il credito ha scadenza a sei anni, beneficia di “un mix di garanzie nazionali previste dalle recenti misure governative (Decreto Liquidità e Decreto Cura Italia) come Garanzia Italia di Sace e sovranazionali (garanzia del Fondo Europeo per gli Investimenti) e ha visto l’erogazione di più finanziamenti bilaterali per un importo complessivo di 10,55 milioni di euro”, prosegue la nota.
Nell’operazione, Banca Finint ha ricoperto il ruolo di arranger, mentre lo studio Nunzio Raffaele Di Gioia ha assistito in qualità di Advisor.
La società beneficiaria del prestito è controllata direttamente dalla famiglia Moretto e oggi opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia, uno in Serbia e uno Polonia, impiegando oltre 180 persone e realizzando oltre il 50% del proprio fatturato all’estero.
“Il nostro gruppo – spiega Alfredino Moretto, presidente di Moretto – ha rafforzato la propria capacità di investimento per lo sviluppo strategico in nuovi linee, prodotti e mercati grazie al fondamentale supporto dell’arranger Banca Finint e di finanziatori del calibro di Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale: l’operazione ci consentirà di effettuare investimenti di lungo respiro e pertanto ringrazio gli istituti che hanno deciso di sposare il nostro progetto industriale”
Secondo Simone Brugnera, responsabile area minibond di Banca Finint, “portare a compimento operazioni di finanziamento di questo tipo, che si caratterizzano per condizioni particolarmente vantaggiose, è un ottimo segnale di fiducia per tutte quelle aziende che stanno proseguendo nei propri piani di investimento guardando oltre al momento”.
