Nonostante svalutazioni per 134 milioni di euro su titoli governativi greci in portafoglio , il bilancio 2011 di Banca Fideuram si chiude con un utile netto di 175,1 milioni di euro in calo del 17% rispetto all’anno precedente. Il dato normalizzato, tuttavia, non comprendendo le perdite legate ai bond ellenici, è ben più incoraggiante, indicando una crescita del 18,9%, a 275 milioni.
Il Tier 1 ratio è al 16,9%, in crescita rispetto al 14,2 del 2010, mentre il Cost/Income ratio cala dal 49,4 al 44,5%. “Grazie all’attività di reclutamento – ha sottolineato Matteo Colafrancesco, amministratore delegato di Banca Fideuram – ci collochiamo al vertice del mercato per numero di promotori”.
L’attività commerciale del 2011 ha registrato una raccolta netta complessiva di 1,7 miliardi, in flessione di 184 milioni rispetto al saldo dell’esercizio precedente mentre le masse acquisite ammontano complessivamente a 3.8 miliardi di euro grazie all’acquisizione di Banca Sara. . A fine dicembre 2011 il totale delle masse amministrate dal gruppo Banca Fideuram era pari a 70,9 miliardi.