Dopo l’ispezione e il commissariamento dello scorso febbraio, la Banca d’Italia ha chiuso il processo disciplinare a carico dell’ex Cda di Banca Etruria e a breve arriveranno le sanzioni. Fra i componenti del Consiglio figurano l’ex presidente Lorenzo Rosi, l’ex vicepresidente Pierluigi Boschi – padre del ministro delle Riforme Maria Elena – e i consiglieri che hanno preceduto l’arrivo del commissario.
Sarebbero tutti responsabili della “mala gestio” che causato un buco nei bilanci dell’istituto di circa tre miliardi di euro, di cui due riconducibili a sofferenze. Nella relazione finale di Bankitalia si parla esplicitamente di “anomalie non rimosse” e si contestano varie operazioni ed emolumenti concessi.
In particolare, Palazzo Koch contesta finanziamenti “in conflitto di interesse” per 185 milioni di euro che hanno generato perdite per 18 milioni di euro, il premio al personale per due milioni di euro e la liquidazione al direttore generale Luca Bronchi – in carica dal 30 luglio 2008 al 4 maggio 2014 -, che ha incassato 900 mila euro.
Le contestazioni formali saranno notificate entro breve e non sarà la prima volta: già dopo l’ispezione conclusa il 18 marzo 2013 erano state erogate sanzioni per due milioni e mezzo di euro, di cui 144mila a Pierluigi Boschi. In quel caso erano state contestate “carenze nella funzionalità degli organi e nel sistema dei controlli con significative ricadute sulla qualità del portafoglio crediti, sulla redditività e sul patrimonio di vigilanza”.
Intanto, prosegue anche l’indagine della Procura di Arezzo. Il pm Roberto Rossi contesta, fra l’altro, l’operazione condotta dalla Banca con la Methorius spa, che ha tra i soci anche l’imprenditore Alfio Marchini.
Nei prossimi giorni, inoltre, cominceranno le verifiche sull’emissione delle obbligazioni subordinate che dopo il salvataggio dell’istituto da parte del Governo sono diventate carta straccia e hanno causato gravi perdite a migliaia di piccoli investitori. Si procede per il reato di truffa: sarà necessaria la querela di parte e gli avocati di molti risparmiatori hanno già annunciato che non tarderà ad arrivare.