Al mese di dicembre del 2011 il debito pubblico italiano è cresciuto di 55,04 miliardi rispetto a dicembre 2010. Il debito sale quindi a 1.897,946 miliardi, lo rileva la Banca d’Italia nel supplemento al bollettino statistico finanza pubblica. Il fabbisogno, al netto del sostegno finanziario ai paesi dell’area euro(pari a 9,2 miliardi), è sceso a 53,4 miliardi, da 63,1 nel 2010.
Oltre al fabbisogno a far aumentare il debito pubblico è stata l’emissione di titoli sotto la pari (che ha comportato scarti di emissione pari a 11,3 miliardi) e il deprezzamento dell’euro che ha accresciuto il valore delle passività denominate in valuta estera di 0,2 miliardi. Ha frenato invece la crescita il ricorso alle disponibilità liquide detenute dal Tesoro (diminuite di 19,0 miliardi, a 24,3).
Dividendo il debito per sottosettori, questo è il quadro che viene fuori. Il debito delle Amministrazioni centrali e’ cresciuto di 54,8 miliardi, a 1.786,8; mentre quello delle Amministrazioni locali e’ aumentato di 0,3 miliardi, a 111,0.
Aumentano però anche le entrate tributarie, secondo i dati diffusi dalla Banca l’Italia le entrate del 2011 sono state pari a 403,111 miliardi contro i 396,679 miliardi del 2010, un aumento di 6,342 miliardi (1,57%).