Notizie in chiaroscuro per Banca Carige, che torna in utile nel primo semestre dell’anno, ma riceve anche una multa dall’Antitrust da un milione di euro. L’Autorità garante della concorrenza parla di “pratiche commerciali scorrette, in quanto aggressive”, messe in atto dalla Banca per recuperare i propri crediti. In particolare, la società avrebbe inviato atti di citazione presso la sede di un unico giudice di pace, diversa da quella territorialmente competente per i consumatori che risiedono in altre giurisdizioni.
Per quanto riguarda i conti, invece, al giro di boa del 2015 Carige registra profitti per 16,7 milioni di euro, dopo la perdita di 45,5 milioni del primo semestre dell’anno scorso e il rosso di 45,4 milioni nei primi tre mesi di quest’anno.
Il risultato, però, beneficia del contributo delle componenti non ricorrenti per 68 milioni di euro derivanti dal riversamento a conto economico della riserva AFS positiva delle compagnie assicurative la cui cessione è stata formalizzata nel secondo trimestre.
Dal punto di vista operativo il margine di interesse è sceso del 20,6% a 148,4 milioni, risentendo anche della forte riduzione del portafoglio titoli governativi, quasi dimezzato dalla fine del primo semestre 2014 ad oggi, a 3,2 miliardi.
I crediti deteriorati lordi sono saliti del 4,6% a 6,8 miliardi e rappresentano il 27,4% dei crediti complessivi lordi del gruppo, ma su trimestre l’aggregato si è sostanzialmente stabilizzato grazie anche ad un forte intervento di revisione del portafoglio crediti.
In particolare, la Banca ha definito degli accordi di ristrutturazione per 813 milioni di posizioni precedentemente incagliate (complessivamente 1,6 miliardi considerando anche le posizioni per cui è stato raggiunto o deliberato l’accordo dopo il 30 giugno).
Le sofferenze lorde ammontano a 3,3 miliardi (+5,8%) e sono pari al 13,2% dei crediti lordi complessivi.
Questa mattina il titolo in Borsa di Banca Carige guadagna il 4%, a 1,753 euro.