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Balzo finale di Piazza Affari (+1,77%): recuperano banche, assicurazioni ed Eni – Volano i tassi Btp

L’asta Btp meno peggio delle attese e i dati macro Usa sulle compravendite di case in gennaio  (+4,5%, meglio delle attese) spingono i listini. L’Europa chiude positiva nonostante i timori sulla situazione politica italiana, con gli scenari di ingovernabilità e la spada di Damocle di un declassamento di Moody’s sul Paese. Milano sale del’1,77%, Francoforte +1,04%,Parigi +1,93%, Londra +0,88%.

 

 

 

Riprende fiato anche lo spread Btp-bund grazie all’esito dell’asta Btp: il differenziale in volata oltre i 250 punti in mattinata, è sceso sotto i 340 punti dopo l’asta. L’euro risale sul dollaro a 1,3104 (+0,33%).

 

In Europa continua il miglioramento della fiducia delle imprese (+0,36 punti). In Italia invece l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane diffuso dall’Istat torna a diminuire, scendendo a 77,4 da 80,0 di gennaio.

 

 

 

Positiva anche Wall Street con i listini trainati dagli acquisti sulle banche, con Jp Morgan che ha annunciato un piano di tagli al personale, e dai dati sulle compravendite meglio delle attese . Il Dow Jones sale dello 0,69%, il Nasdaq dell’1,06% alla chiusura dell’Europa, dopo un avvio volatile.Eric Canto, il leader di maggioranza alla Camera controllata dai Repubblicani, ha detto all’apertura dei mercati Usa che la questione dei tagli automatici alla spesa non verrà risolta entro la scadenza del primo marzo prossimo. Nel pomeriggio gli occhi degli operatori sono per l’audizione di Ben Bernanke alla Camera. Dopo che ieri ha difeso la politica di stimolo della Fed, oggi è intervenuto sui tagli: il risanamento dei conti è un problema di lungo termine – ha detto – i tagli nel breve termine dovrebbero essere limitati, concentrandosi su un lungo periodo.

 

 

 

 

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A Piazza Affari i bancari chiudono contrastati: Unicredit +1,83%, Intesa +1,87%Bper +2,96% tra i migliori del Ftse Mib.

 

Giù Bpm-0,29%, Mediobanca -2,18% dopo che Equita ha tagliato il giudizio preferendo Generali. Mps – 2,11%, secondo peggior titolo del Ftse Mib dopo Mediobanca. Oggi il Consiglio di Stato ha rifiutato la richiesta di provvedimento d’urgenza presentato dal Codacons sulla richiesta di sospensiva dei tremonti bond per Siena. L’udienza si terrà poi il 22 marzo e non l’8.

 

In luce sul Ftse Mib Buzzi Unicem +4,17%, Stm +4,15%, Prysmian +4,09% che beneficia di un utile netto adjusted in rialzo del 22% e una cedola raddoppiata a 0,42 euro, Tenaris +2,84%. Sul fondo del paniere anche Ferragamo -0,20% e Parmalat -0,11%.

 

Rcs +4,62%corre grazie alle dichiarazioni di fiducia al piano dell’ad Jovane da parte del socio Giuseppe Lucchini per cui “il piano ha i numeri per portare a casa il risultato”. L’Espresso giù -2,68% in scia alla riduzione dell’utile netto a 21,8 milioni e alla decisione del cda di non distribuire il dividendo

Categories: Finanza e Mercati