Balotelli e poco altro. Ma Super Mario basta e avanza per blindare il terzo posto e continuare ad insidiare il secondo. Per il resto un Milan appena sufficiente è bastato a battere un Palermo rigenerato solo in parte dal ritorno di Sannino e destinato a retrocedere tristemente in Serie B. Ecco perché dai rossoneri ci si aspettava qualcosa di più, almeno dal punto di vista del gioco, ma forse Galliani e company avevano già capito tutto. La squadra ha accusato la partita del Camp Nou sia a livello fisico che mentale, dunque meglio portarsi a casa questa vittoria senza fare troppo gli schizzinosi.
“Le gare non sono mai semplici, martedì abbiamo affrontato il Barcellona e avevamo ancora fatica nelle gambe – ha ammesso Massimiliano Allegri. – Dovevamo gestire meglio la palla, abbiamo sprecato molte energie”. Alla fine però le cose sono andate bene, grazie soprattutto a Balotelli, autore delle due reti che hanno deciso la partita. Super Mario è sempre più protagonista: la sua media gol è spaventosa (7 in 6 partite!), così come la sua influenza su compagni e tifosi. “Credo che ora sia sereno – ha riconosciuto Allegri – con noi gioca da protagonista dove ci sono molti giovani. E’ tranquillo, è un ottimo professionista e ha tanta voglia di mettersi in gioco. È da anni sui grandi palcoscenici, col Milan può esprimere le sue qualità che sono eccezionali”.
La partita si è messa subito sui binari giusti per i rossoneri. Dopo appena 8 minuti infatti l’arbitro Peruzzo ha concesso un calcio di rigore per una trattenuta di Aronica proprio su Balotelli. Che dal dischetto si conferma infallibile, portando la squadra in vantaggio. Ma lo show non si limita al gol: colpi di tacco, giocate con la suola, dribbling, il repertorio è completo. Il primo tempo scivola via nella tranquillità generale, poi il giallo: Zapata ferma con il braccio un pallone diretto a Dybala, per Peruzzo è solo ammonizione. I dubbi restano, perché quella sembrava essere proprio una chiara occasione da gol.
Nella ripresa però i rossoneri entrano in campo con il freno a mano tirato e qualcuno sente aria di colpo di scena. Ma proprio nel momento migliore del Palermo (resosi pericoloso con Ilicic e Dybala), arriva il raddoppio di Balotelli. Tutto nasce da un’azione sulla sinistra di Niang (entrato al posto di un El Shaarawy piuttosto stizzito) che mette in mezzo un pallone insidioso. Aronica devia su Sorrentino che respinge come può, ma Super Mario lo punisce con un tap-in ravvicinato. Il match si chiude lì e Allegri può tirare un sospiro di sollievo anche in vista del suo futuro.
“Di definitivo non posso dire nulla, ho un contratto fino al 2014 col Milan – ha però ribattuto il tecnico rossonero. – Il presidente e la società mi hanno dato fiducia in un periodo critico, credo che le voci siano normali anche se monotone. Il mio obiettivo è quello di centrare il secondo o il terzo posto, poi vedremo; sono felice di essere al Milan, continuare questa avventura non dipende solo da me. Tuttavia sento la fiducia del club”. Che ora punta decisamente al secondo posto in classifica, per poi decidere il da farsi.