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Balneari: Consiglio di Stato ribadisce lo stop alle proroghe delle concessioni, nuove gare al più presto

Il Consiglio di Stato ribadisce l’illegittimità delle proroghe per le concessioni balneari. Gare immediate per nuove assegnazioni: le spiagge italiane dovranno essere gestite secondo i principi di concorrenza e libertà di stabilimento

Balneari: Consiglio di Stato ribadisce lo stop alle proroghe delle concessioni, nuove gare al più presto

Il Consiglio di Stato continua a dare torto al governo. Il Consiglio ha infatti ribadito che le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali marittime agli stabilimenti turistico-ricreativi sono illegittime. Questo perché tali proroghe contravvengono alla direttiva Bolkestein e all’articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che sanciscono i principi di concorrenza e libertà di stabilimento. La posizione è stata riaffermata in tre sentenze depositate il 20 maggio, relative a giudizi già decisi dalla Cassazione e dalla Corte di Giustizia.

Viene quindi confermato lo stop alle proroghe e obbliga le autorità locali a non riconoscere ulteriori estensioni fino al 31 dicembre 2024, come previsto dal decreto Milleproroghe, e a procedere immediatamente con nuove gare per assegnare le concessioni in modo concorrenziale.

Scarsità delle risorse non decisiva

Il Consiglio di Stato ha chiarito che la disapplicazione delle norme nazionali sulle concessioni demaniali marittime è obbligatoria indipendentemente dalla questione della “scarsità delle risorse”. Anche se le risorse non fossero scarse, l’articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea impone comunque procedure selettive in presenza di un interesse transfrontaliero certo, e il diritto nazionale le impone anche senza tale interesse.

Procedere immediatamente a nuove gare

Il Consiglio di Stato ha ribadito che i Comuni devono bandire immediatamente procedure di gara imparziali e trasparenti per assegnare le concessioni scadute il 31 dicembre 2023. Per la stagione balneare, è consentita solo una proroga tecnica fino al 31 dicembre 2024, ma solo se i Comuni hanno deliberato o avviato le gare per le nuove assegnazioni.

“Il Consiglio di Stato conferma quanto già affermato nella sua sentenza del 2021 e come da noi sostenuto, ovvero che prorogare le attuali concessioni balneari al 31 dicembre 2024 è illegittimo, vanno invece effettuate nuove gare al più presto”, aveva commentato nei giorni scorsi anche Altroconsumo.

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