A Firenze, Bari, Perugia, Potenza e Campobasso, i cinque capoluoghi di regione al ballottaggio, dilaga il centrosinistra che già al primo turno aveva conquistato Cagliari. Vittorie “rosse” anche a Cremona e Vibo Valentia. A Lecce, Rovigo, Caltanissetta, Vercelli e Urbino vince invece il centrodestra.
Lo spoglio è iniziato alle 15 nelle 105 città chiamate al voto per il ballottaggio. Ai 5 capoluoghi di regione al secondo turno si aggiungono otto capoluoghi di provincia: Avellino, Caltanissetta, Cremona, Lecce, Rovigo, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. Delle quattordici grandi città al ballottaggio, otto fino ad oggi erano amministrate dal centrosinistra (di cui due con sindaci del M5s), cinque invece erano guidate dal centrodestra. Unica eccezione Avellino, amministrata da un sindaco indipendente.
Uno dei dati più importanti riguarda l’affluenza che, per il secondo turno delle elezioni amministrative si è fermata al 47,71% degli aventi diritto, in forte calo rispetto al primo turno quando era stata del 62,83%.
A Firenze vince Sara Funaro
A spoglio appena iniziato il vantaggio di Sara Funaro era già incolmabile. Alla fine, la candidata del Pd ha vinto col 60,6% delle preferenze, a fronte del 39,4% del candidato di centrodestra, l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Elly Schlein, segretaria nazionale del Pd, ha chiamato al telefono Sara Funaro per congratularsi. “La gioia di oggi è indescrivibile. Sara Funaro è stata una grande assessora. Sarà una grande sindaca di Firenze”, ha commentato il sindaco uscente e neo parlamentare Ue, Dario Nardella.
“Sono un pò emozionata, lo dico sinceramente. Sento l’emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze. È stata una lunghissima e bellissima maratona”, ha detto Funaro.
Piuttosto bassa l’affluenza che, complice anche la festività cittadina (San Giovanni è il patrono di Firenze), si è fermata al 47,83% dal 58,17% del primo turno.
Bari: dilaga Vito Leccese
Vittoria ancora più ampia per Vito Leccese a Bari. Il candidato di centrosinistra ha superato il 70% dei voti, mentre Fabio Romito, in corsa per il centrodestra, è sotto il 30%. Nel capoluogo pugliese, l’affluenza è al 37,67% contro il 58,17% del primo turno.
“Auguri a Vito Leccese nuovo sindaco di Bari in continuità con la precedente amministrazione. La politica dovrà porsi qualche interrogativo perché a scegliere il nuovo sindaco è stato poco più di un terzo della popolazione. Vuol dire che la gran parte di Bari non si è appassionata alla campagna elettorale e ha scelto di non appassionarsi a queste amministrative e credo che la politica debba proprio ripartire da qui”, ha detto Romito, dando per acquisita la vittoria di Leccese.
Centrosinistra vince anche a Potenza, Perugia e Campobasso
A pochi mesi di distanza dalle Regionali che hanno consacrato il successo del centrodestra, il candidato del centrosinistra Vincenzo Telesca si prende la rivincita a Potenza e diventa sindaco con il 64,9% dei voti. Francesco Fanelli, candidato del centrodestra, è invece al 35,1%.
A Perugia dopo il testa a testa del primo turno, Vittoria Ferdinandi del centrosinistra, ha vinto con il 52,1% dei voti. Margherita Scoccia, centrodestra, viene data al 47,9%. Il centrosinistra riprende dunque in mano la guida della città (in passato considerata roccaforte rossa) dopo 10 anni di leadership del centrodestra.
Passando al Molise, a Campobasso, vince a sorpresa il centrosinistra. Il candidato sindaco Aldo De Benedittis, dato inizialmente come vincitore al primo turno ma poi costretto al ballottaggio per un errore di conteggio sul voto disgiunto, si è fermato al 49% contro il 51% della candidata di centrosinistra Marialuisa Forte.
Vittoria certa anche a Cremona: col 50,4%, Leonardo Virgilio del centrosinistra è stato confermato sindaco, battendo Alessandro Portesano del centrodestra, fermo al 49,6%. A Vibo Valentia, a scrutinio quasi ultimato, è in vantaggio il candidato del campo largo Enzo Romeo, che i primi dati danno al 53,9% contro il candidato di centrodestra Roberto Cosentino, al 46,1%.
Le vittorie del centrodestra
A Lecce, sia avvia verso una vittoria al fotofinish per la candidata del centrodestra Adriana Poli Bortone, che ha ottenuto il 50,5% dei voti. Lo sfidante Carlo Maria Salvemini, che ha già ammesso la sconfitta, ha raccolto il 49,5% dei voti. Poco prima dell’inizio dello spoglio Poli Bortone ha presentato un esposto in procura contro il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che, secondo lei, avrebbe violato il silenzio elettorale nel corso di una riunione dei primari ospedalieri di Lecce. Parlando a una tv locale, Emiliano aveva infatti detto di essere in città per sostenere la candidatura di Carlo Salvemini, sindaco uscente del centrosinistra.
Vittoria del centrodestra anche a Caltanissetta dove Walter Calogero Tesauro ha vinto con il 52,4% dei voti contro il 47,6% della sfidante di centrosinistra Annalisa Petitto (44,5%). Successo per Valeria Cittadin a Rovigo: la candidata di centrodestra ha ottenuto il 58,2%. Edoardo Gaffeo è al 41,8%.
A Vercelli, Roberto Scheda, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, ha ottenuto il 54,22% di voti a fronte del 45,8% di Gabriele Bagnasco, candidato di Partito democratico e Sinistra italiana-Verdi. A Urbino ha vinto Maurizio Gambini (53,1%), manager nel settore agricolo sostenuto dal centrodestra. Ha battuto Federico Scaramucci (46,9%) del centrosinistra.
A Verbania e Avellino vincono i civici Giandomenico Albertella e Laura Nargi.
Cosa è successo al primo turno: 10-5 per il centrosinistra
In 15 capoluoghi le elezioni si sono concluse al primo turno uno dei candidati ha superato il 50 per cento dei voti. Com’è andata? Dieci città su quindici sono state vinte dal centrosinistra: Bergamo, Pavia, Reggio Emilia, Modena, Prato, Livorno, Cesena, Pesaro, Sassari e Cagliari, mentre il centrodestra ha vinto a Biella, Ferrara, Forlì, Ascoli, Pescara e Avellino. Il centrodestra ha vinto a Biella, Ferrara, Forlì, Ascoli Piceno e Pescara.
Volendo aggiornare i numeri con i risultati dei ballottaggi: il centrosinistra vince 17 a 10, conquistando tutti e sei i capoluoghi di regione al voto.
Curiosità: a Zerba, un comune di 71 abitanti in provincia di Piacenza, il ballottaggio si è concluso ancora con un pareggio: i due candidati, Giovanni Razzari e Claudia Borrè, hanno preso 28 voti ciascuno, come al primo turno. Secondo la legge italian, in questi casi viene eletto il candidato più anziano. Il sindaco di Zerba sarà quindi Giovanni Razzari, che ha 73 anni.
(Ultimo aggiornamento: ore 18.13 del 24 giugno).