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Ballottaggi 2023: come, dove e quando si vota? Sfide chiave nei 7 capoluoghi. Occhi sul primo turno in Sicilia e Sardegna

Il 28 e 29 maggio si vota per i ballottaggi in 41 Comuni italiani – Occhi sulle 3 città toscane e su Ancona, unico capoluogo di regione – Primo turno in Sicilia e Sardegna: folla di candidati a Catania

Ballottaggi 2023: come, dove e quando si vota? Sfide chiave nei 7 capoluoghi. Occhi sul primo turno in Sicilia e Sardegna

È arrivato il momento dei ballottaggi 2023. Domenica 28 e lunedì 29 maggio in 41 Comuni si tornerà a votare per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio Comunale. Saranno 7 i capoluoghi in cui si tornerà alle urne, 3 dei quali in Toscana: Ancona, Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Terni, e Vicenza. A questi si aggiungerà anche il primo turno delle elezioni comunali nelle due isole maggiori. In Sicilia si vota in 128 Comuni, 15 dei quali sopra i 15mila abitanti. I più importanti? Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. In Sardegna invece saranno 39 i Comuni chiamati al voto di cui 2 sopra i 15mila abitanti: Assemini (Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna). 

Ballottaggi 2023: il riassunto delle puntate precedenti

Il 14 e il 15 maggio in 595 Comuni italiani si sono tenute le elezioni amministrative. Di, questi, 41 andranno al ballottaggio, un voto importante anche in chiave nazionale che aiuterà a comprendere gli equilibri dopo l’arrivo di Elly Schlein alla guida del PD e ma anche il gradimento a favore del Governo di centrodestra a 8 mesi dalle elezioni generali. 


Parlando proprio dei Comuni capoluogo, al momento, il risultato della partita è di 4 a 2 per il centrodestra che ha vinto a Imperia, Latina, Sondrio e Treviso, mentre il centrosinistra è riuscito a conquistare Brescia e Teramo. I ballottaggi saranno dunque fondamentali per capire se i partiti di opposizione cominciano a guadagnare terreno.

Ballottaggi 2023: dove e quando si vota

Le sfide da non perdere saranno dunque quelle di Ancona, Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Terni, e Vicenza. Si voterà domenica 28 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 29 maggio dalle 7 alle 15. Gli scrutini cominceranno subito dopo la chiusura delle urne.

Ballottaggi 2023: come si vota e come viene eletto il sindaco?

Nei Comuni al ballottaggio i cittadini riceveranno una sola scheda con contenente il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti all’interno dell’apposito rettangolo sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Come spiega il Viminale “il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto”. 

Per votare è necessario andare al proprio seggio con la tessera elettorale e un documento d’identità (validi anche se scaduti). Il seggio di appartenenza è indicato sulla tessera elettorale dove si trovano il numero e la sede della sezione a cui si è assegnati, il collegio e la circoscrizione di appartenenza.

Una volta concluse le operazioni di voto si procederà allo spoglio e verrà eletto sindaco il candidato che ha conquistato il maggior numero di voti. In caso di parità, vince il candidato collegato alla lista o al gruppo di liste per l’elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, è proclamato sindaco il più anziano fra i due sfidanti.

Il ballottaggio nei 7 Comuni capoluogo 

Gli occhi saranno tutti puntati sui 7 comuni capoluogo. Particolare attenzione sarà rivolta verso le tre città toscane, dove il Pd cercherà di recuperare il terreno perso alle ultime amministrative, riconquistando i comuni di quella che è sempre stata la “sua” Regione:

Ancona

Nell’unico capoluogo di regione al voto il ballottaggio sarà tra Daniele Silvetti (centrodestra) e Ida Simonella (Pd e Terzo Polo). Al primo turno Silvetti ha ottenuto il 45,1% dei voti, SImonella il 41,3%. Il candidato del centrodestra ha stretto un accordo con Marco Battino di Ripartiamo dai giovani (948 voti, 2,1%), mentre Simonella non ha stretto accordi. Fondamentale sarà capire a chi andranno i voti di Francesco Rubini  della lista di sinistra Altra Idea di Città (6,1% e 2.660 voti) ed Enrico Sparapani (M5S, 3,6%).Roberto Rubegni, Europa Verde (1,7% e 735 voti), ha invece dichiarato: La nostra area naturale è il centrosinistra”. 

Brindisi

A Brindisi la sfida è tra Pino Marchionna (centrodestra 44% al primo turno) e Roberto Fusco (centrosinistra e M5S, 33,3% al primo turno). Nella città pugliese l’ago della bilancia saranno gli elettori che al primo turno hanno votato per il civico di centrodestra Pasquale Luperti (12,5%) e per il sindaco uscente Riccardo Rossi (10,1%).

Massa

La corsa è tra Francesco Persiani, sindaco uscente sostenuto da Lega, Forza Italia e liste civiche (35,4% al primo turno), e Enzo Ricci, sostenuto da Pd e Alleanza Verdi Sinistra (29,95%). Il primo è stato sfiduciato da Fdi che 7 giorni fa ha portato alle urne un proprio candidato Marco Guidi (19,9%). Ed è proprio su queste divisioni che conta il candidato di centrosinistra per mettere a segno la sua rimonta.

Pisa

A Pisa il ballottaggio è arrivato per una manciata di voti. Al primo turno, infatti, il candidato di centrodestra Michele Conti ha ottenuto il 49,96% dei voti, mentre Paolo Martinelli (Pd e M5S) si è fermato al 41,12%. Decisivo potrebbe essere il sostegno della sinistra di Ciccio Auletta, candidato di una Città in Comune e Unione popolare, espressione della sinistra radicale (7,2%). 

Siena

Due donne in sfida e partita apertissima: Nicoletta Fabio (centrodestra) e Anna Ferretti (Pd e Sinistra Italiana). Al primo turno, Fabio ha ottenuto il 30,5% dei voti, Ferretti il 28,7%. Le due candidate stanno tentando il tutto per tutto per conquistare i voti dei 3 candidati esclusi dal secondo turno:Fabio Pacciani (liste civiche 22,65%), Massimo Castagnini (Italia viva, 7,19%) e Emanuele Montomoli (6,79%).

Terni 

Orlando Masselli (centrodestra) contro Stefano Bandecchi (Alleanza Popolare e liste civiche). Nella città già governata dal centrodestra, il centrosinistra è fuori dai giochi. Al primo turno Masselli ha ottenuto il 35,8% dei voti, contro il 28,1 di Bandecchi. 

Vicenza

Il sindaco uscente Francesco Rucco (centrodestra, 46,2%) cerca la riconferma contro il candidato del centrosinistra Giacomo Possamai (44,1%). 

Elezioni in Sicilia e Sardegna: occhi su Catania 

In Sicilia sono 128 i Comuni chiamati a votare per il primo turno delle elezioni amministrative. Gli eventuali ballottaggi nei centri con più di 15mila abitanti sono fissati per  domenica 11 e lunedì 12 giugno. Anche nella Trinacria si voterà per due giorni: domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Gli occhi sono puntati soprattutto sui 4 Comuni capoluogo: Catania, Ragusa, Trapani e Siracusa. 

La sfida più importante sarà quella del capoluogo etneo attualmente guidato dal commissario straordinario Piero Mattei. Sono sette i candidati alla carica di sindaco, tutti uomini:

  • Maurizio Caserta (Pd, M5s, Verdi-Sinistra, Lista per Catania, Con Bianco per Catania, È l’ora del Popolo), 
  • Enrico Tarantino (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Tarantino sindaco, Prima l’Italia, Noi con la Sicilia, Grande Catania, Democrazia cristiana),
  • Vincenzo Drago (Socialismo democratico Psdi), 
  • Giuseppe Libera (Movimento popolare catanese), 
  • Gabriele Savoca (Sud chiama Nord e De Luca per Catania),
  • Giuseppe Giuffrida (Catania risorse) 
  • Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappalà).

Sfida a 4 a Ragusa tra Giuseppe Cassì (Peppe CasSÌndaco, De Luca per Cassì, Ragusa Terra Madre, Ragusa Futura e Ragusa Prossima), Giovanni Cultrera (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Ragusa in Movimento e Insieme). Riccardo Schininà (Pd, Generazione Demos, +Ragusa, Patto per Ragusa e Territorio) – Sergio Firrincieli (M5s lista Siamo Comunità). Addirittura 8 i candidati a Siracusa, 4 a Trapani. 

in Sardegna, saranno 39 i Comuni che andranno a votare, di cui due sopra i 15mila abitanti: Assemini (Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna). In entrambi i casi si sfidano tre candidati. 

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