Si celebrerà in più di 150 locali tra ristoranti, cantine storiche, agriturismo, Il 24,25 e 26 novembre e il 1,2,3 dicembre l’edizione 2024 del Bagna Cauda Day l’iniziativa che da undici anni a questa parte promuove in tutto il mondo la famosa preparazione a base di aglio e acciughe dissalate e deliscate, cotta a fuoco lento in olio d’oliva tipica della cucina del basso Piemonte.
Nei secoli passati in quella zona era assai facile procurarsi l’acciuga salata, l’ingrediente fondamentale, in quanto l’antico Piemonte si approvvigionava di sale presso le saline della Provenza e delle foci del Rodano, attraverso una serie di rotte commerciali che attraversavano i passi delle Alpi Marittime note come “vie del sale”. La leggenda vuole che il commercio delle acciughe salate fosse un modo per commerciare il sale, evitando così di pagarne gli elevati dazi: mastelli pieni di sale presentavano, al controllo dei gabellieri, nella parte superiore, uno strato di acciughe salate mentre sotto si nascondeva il sale.
Un piatto nato per non pagare la tassa sul sale ponendo le acciughe sulla superficie dei mastelli
Per tradizione la Bagna Caoda è un piatto tipico del periodo della vendemmia; quindi, da consumare prevalentemente in autunno e in inverno: una delle leggende sulla sua nascita vuole proprio che venisse preparato per ricompensare i vendemmiatori del lavoro prestato. Più che un piatto, è un rito conviviale: la bagna càuda tradizionale veniva portata in tavola nel dian, tegame di cottura in terracotta, e mantenuto in temperatura mediante uno scaldino di coccio riempito di braci vive, la s-cionfetta. Successivamente, la scomodità di intingere in un unico recipiente (soprattutto per coloro che erano seduti più distanti dal dian) e il fatto poco igienico di intingere nel recipiente comune pezzi di verdura già morsicati, hanno condotto all’adozione di contenitori individuali in terracotta (fojòt) costituiti da una ciotola a cui è sottoposto un fornellino ad alcol o a meta oppure un lumino di cera, per mantenere calda la salsa. La bagna càuda va accompagnata da vini rossi corposi: Barbera, Nebbiolo, Barbaresco o anche Dolcetto.
«Il Bagna Cauda Day di quest’anno – affermano gli organizzatori – lancia un messaggio importante divenuto purtroppo ancor più di attualità. Abbiamo affidato a Gino Vercelli, fumettista di vaglia, il compito di disegnare lo slogan “Bagna Pax: mettete dei cardi nei vostri cannoni”. Un forte richiamo alla voglia di pace e di convivialità che già l’anno scorso con la Caritas ci aveva fatto organizzare una bagna cauda con ospiti ucraini e russi – raccontano da Astigiani – Tutti i bagnacaudisti che nell’ultimo fine settimana di novembre e nel primo week end di dicembre andranno a gustare la bagna cauda nei locali aderenti riceveranno in omaggio il bavagliolone in stoffa».
La manifestazione, diffusa in tutto il Piemonte, in Valle d’Aosta e Liguria conta anche significative presenze all’estero. In Cina celebreranno il Bagna Cauda Day i piemontesi che lavorano a Shanghai, si festeggerà il Bagna Cauda Day anche in Giappone, alla trattoria I Bologna a Wakayama e al Bar B di New York.
Da sottolineare quest’anno l’adesione al progetto di due realtà importanti: Slow Food e l’alleanza dei cuochi che impegna i ristoratori aderenti (opportunamente segnalati) a usare per la loro bagna cauda i prodotti dei presidi, dall’aglio alle acciughe, dai peperoni all’olio evo. Anche l’Atl Langhe Monferrato Roero comunicherà il Bagna Cauda Day tra gli appuntamenti più importanti del territorio sottolineando come la bagna cauda sia “l’altro profumo dell’autunno piemontese”.
Edizione dedicata alla pace: in cucina una cuoca ebrea e una palestinese
«Siamo diventati una meta per tanti visitatori da tutto il mondo – hanno detto il presidente dell’Atl Mariano Rabino e il direttore Bruno Bertero – Langhe Monferrato Roero è “Destinazione con la migliore offerta enogastronomica” agli Oscar del turismo assegnati da The Data Appeal Company – Gruppo Almawave all’interno del TTG Travel Experience di Rimini, considerando la reputazione online: dobbiamo dare messaggi di alto livello ed essere all’altezza della sfida. Il Bagna Cauda Day trasmette il valore della convivialità e ha il merito di far conoscere i tanti ristoranti e le trattorie meno note ma importanti sul territorio».
Anche quest’anno, come già nel 2019, con la bagna cauda cucinata insieme da una cuoca palestinese e una ebrea, e nel 2022, con l’incontro a tavola tra ucraini e russi, torna il Bagna Pax: è un appuntamento assai speciale, organizzato dalla Caritas di Asti per venerdì 1° e sabato 2 dicembre, a cena, nel cantinone del Foyer delle Famiglie di via Milliavacca ad Asti.
«La pace è dialogo, il dialogo avviene seduti intorno a un tavolo – ha detto Marco Prastaro, vescovo di Asti – La bagna cauda mette insieme ingredienti che insieme non stanno: la pace si fa anche nella possibilità di ciò che appare inconciliabile invece diventa possibile. L’incontrarsi a tavola genera qualcosa di positivo dove la pace è possibile».
L’iniziativa della Caritas e dell’associazione Astigiani che omaggerà i bavaglioloni del Bagna Cauda Day, vedrà anche il contributo dell’organizzazione professionale agricola Cia di Asti che offrirà cardi e verdure. Abbiamo coinvolto un gruppo di giovani che serviranno ai tavoli e caratterizzeranno la serata a tema pace in un clima di convivialità» anticipa Beppe Amico, presidente Caritas Asti.
Domenica 26 novembre, in occasione del Mercato della Terra di Torino, sarà Bagna Cauda Market: i migliori produttori selezionati da Slow Food proporranno in vendita le materie prime per fare un’eccezionale bagna cauda anche a casa: dalle 9 in via Fenoglietti 14.
Bagna cauda market per i prodotti di eccellenza ma anche “Sporta a ca'” per averla a casa già pronta
Prevista anche la possibilità di avere la bagna cauda a casa, già pronta con tutte le verdure giuste nei ristoranti che propongono la versione “Sporta a ca’”.
La bagna cauda potrà essere proposta in varie versioni segnalate da un semaforo: Come Dio comanda (rosso), eretica (giallo) o atea senz’aglio (verde). Previsto anche il Finale in gloria con tartufo. Il Bagna Cauda Day vede alleate quattro importanti case vinicole astigiane leader della Barbera: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlèt di Costigliole e Coppo di Canelli. Il Bagna Cauda Day finanzia concrete azioni di solidarietà sociale e sulla tutela ambientale.
«Crediamo nell’azione concreta della messa a dimora di alberi – spiegano da Astigiani – Il Bagna Cauda day contribuirà a finanziare la nascita del Bosco degli Astigiani sulle colline di Viatosto su un terreno di oltre 5 ettari messo a disposizione del Comune di Asti dalla Banca d’Asti. Possiamo dire che andando a mangiare la bagna cauda si contribuirà così a far crescere un grande parco pubblico nel segno della sostenibilità ambientale a tutela della biodiversità”. Per informazioni e prenotazioni: www.bagnacaudaday.it