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Azioni UniCredit, quotazioni del titolo UCG in Borsa

Tutto quello che c’è da sapere per rimanere aggiornati sul mercato finanziario. Informazioni, andamento e grafico in tempo reale sulle quotazioni in borsa dei maggiori titoli sui listini mondiali.

Sede di Unicredit a Milano

Codice ISIN: IT0005239360
Settore: Finanza
Industria: Banche maggiori


Le azioni di UniCredit sono quotate alla Borsa di Milano con il ticker UCG.

Guarda lo storico della quotazione del titolo alla Borsa di Milano

Descrizione Azienda

UniCredit è un gruppo italiano che opera nel settore finanziario.
Tramite una vasta rete internazionale di uffici rappresentativi e filiali serve clienti in 16 paesi nel mondo.
In Italia con una quota di mercato intorno al 12% è il secondo gruppo bancario del territorio.
In Europa ha un’importante presenza in Austria ( tramite Bank of Austria) e nell’Europa Orientale.

La sede centrale è a Milano.

Unicredit opera attraverso due linee di business: Commercial Banking e Corporate e Investment Banking (CIB).

Ha 90.836 dipendenti.

La società è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano, e nell’indice Dax della Borsa di Francoforte.

UniCredit è una public company, controllata all’85% da investitori professionali, di cui la maggioranza è ubicata fuori dall’Italia. Non esistono azionisti di controllo o patti parasociali.

A ottobre 2021, l’azionariato è cosi formato:

  • Investitori Istituzionali, 67%
  • Retail, 15%
  • Fondi sovrani, 8%
  • Fondazioni, 5%
  • Altro, 5%

La ripartizione geografica degli investiori istituzionali è così distribuita:

  • Stati Uniti, 40%
  • Regno Unito, 26%
  • Europa, 23%
  • Italia, 7%
  • Altri paesi, 4%

I maggiori azionisti (oltre il 3%) rappresentano complessivamente solo il 13% del capitale sociale.
I principali azionisti sono:

  • Blackrock, 5,16%
  • Capital Research and Management Company, 5,04%
  • Gruppo Allianz SE, 3,12%
  • Norges Bank, 2,96%
  • Vanguard group 2,50%
  • Mubadala Investment Co. PJSC (Investment Management), 2,01%
  • Delfin Srl, 1,92%
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno, 1,79%
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, 1,643%

A marzo 2021 il gruppo Allianz è salito dall’1,255% al 3,12% del capitale e diventandone a tutti gli effetti il terzo azionista dietro i fondi americani BlackRock e Capital Research e davanti al primo azionista italiano, che è Leonardo Del Vecchio (tramite Delfin srl) con l’1,9″%.

UniCredit ha partecipazioni azionarie in:

  • Banca d’Italia, 10,88%
  • Risanamento, 22,22%
  • WeBuild, 4,70%
  • Oberbank AG, 27,2%
  • Bank fur Tirol Und Vorarlberg AG, 47,4%
  • ENI, 0,99%
  • BKS Bang, 29,8%
  • Trevi Finanziaria Industriale, 4,32%
  • Net Insurance S.P.A, 5,76%

Tra le società sussidiarie o controllate del Gruppo UniCredit vi sono:

  • Zagrebačka banka (Croazia)
  • Bank Austria (Austria)
  • HypoVereinsbank (Germania)
  • UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia (Slovacchia e Repubblica Ceca)
  • UniCredit Bank Bosnia and Herzegovina (Bosnia and Herzegovina)
  • UniCredit Bank Ireland (Irlanda)
  • UniCredit Bank Hungary (Ungheria)
  • UniCredit Bank Romania (Romania)
  • UniCredit Bank Russia (Russia)
  • UniCredit Bank Serbia (Serbia)
  • UniCredit Bank Slovenia (Slovenia)
  • UniCredit Bulbank (Bulgaria)
  • UniCredit International Bank Luxembourg (Luxembourg)

Recentemente, UniCredit ha venduto le sue controllate attive nei paesi Baltici, Sia Unicredit Leasing, SIA Unicredit Insurance Broker a AS Citadele banka.

Il fatturato nel 2019 è stato di 18,839 miliardi di euro con un utile netto di 3,373 miliardi.

Approfondimento economico e finanziario dell’azienda

UniCredit nasce nel 1998 come Unicredito Italiano dalla fusione dei gruppi bancari Credito Italiano e Unicredito.
Credito Italiano possedeva le banche, Credito Italiano e Rolo Banca 1473 mentre Unicredito era formato da Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (Cariverona), Cassa di Risparmio di Torino e Cassamarca.
Nel 1999 incorpora Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (Caritro) e Cassa di Risparmio di Trieste.

Nell’estate 2002 le sette banche vengono fuse in Unicredito Italiano e le attività bancarie vengono scorporate in Credito Italiano.
Nel 2003 adotta il marchio UniCredit e vengono poi create tre nuove banche divise per la categoria a cui si rivolgono:

  • UniCredit Banca, per la clientela al dettaglio, privati, famiglie e piccole imprese
  • UniCredit Private Banking, per la clientela redditualmente elevata
  • UniCredit Banca d’Impresa, per le imprese

Vengono fuse altre due banche già appartenenti al gruppo Banca dell’Umbria (ex Cassa di Risparmio di Perugia) e Cassa di Risparmio di Carpi.

Nel 2002 insieme ad Allianz acquisisce la banca croata Zagrebačka banka.

Nel 2005 UniCredit annuncia un Opa sulla banca tedesca HypoVereinsbank AG (HVB-Group) e di conseguenza alle sue controllate Bank Austria Creditanstalt e Bank BPH.

Nel 2007 viene raggiunto un accordo per la fusione per incorporazione di Capitalia S.p.A. in Unicredito Italiano S.p.A. sulla base di un rapporto di concambio di 1,12 nuove azioni ordinarie di UniCredit per ogni azione ordinaria di Capitalia. La fusione è diventata operativa dal 1º ottobre 2007, trasferendo la sede legale da Genova a Roma e mantenendo i marchi di Capitalia (tranne Bipop Carire).

Viene attuata a fine 2008 una strategia per consolidare tre banche territoriali: nel centro e sud Italia con UniCredit Banca di Roma, nel nord d’Italia con UniCredit Banca e in Sicilia con il Banco di Sicilia.

La crisi finanziaria del 2008 colpisce UniCredit che vede crollare il valore delle sue azioni. Viene attuato un aumento di capitale da 3 miliardi di euro.
Un ulteriore aumento di capitale di 4 miliardi permette di non ricorrere agli aiuti statali.

L’idea di un nuovo progetto più vicino al cliente porta ad una semplificazione della struttura societaria del gruppo. Dopo una delibera del Cda, approvata dalla Banca d’Italia, le società UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank, UniCredit Bancassurance Management & Administration vengono unificate sotto l’unico marchio UniCredit Spa.
Rimangono fuori da quest’accordo Fineco Bank, UniCredit Factoring e UniCredit Credit Management Bank.

Nel 2012 avviene un terzo aumento di capitale di 7,5 miliardi di euro.
A fine anno UniCredit raggruppa le azioni 10 a 1 (chi possedeva 10 azioni si ritrova con una nuova azione); il numero delle azioni passa da 19.298.490.693 a 1.929.849.069.

Nel 2013, Ubis, controllata di UniCredit e IBM creano una joint venture la Value Transformation Services (V-TServices) per gestire l’infrastruttura tecnologica del gruppo.

Nel 2015 UniCredit Credit Management Banks, specializzata nella gestione dei crediti insoluti (NPL), viene venduta al gruppo americano Fortress, rinominandosi doBank S.p.A.

Nel 2016 UniCredit esce da Bank Pekao cedendo le sue quote per un valore di 3 miliardi di euro. Cede anche la controllata Pioneer Investments ad Amundi per 3,54 miliardi.

Avviene un quarto aumento di capitale nel 2017 per un valore di 13 miliardi di euro.

A gennaio 2019 lancia sul mercato italiano Buddybank. Buddybank è la prima banca “mobile only”.

A maggio 2019 cede il 17% delle azioni di FinecoBank mentre il restante viene ceduto a luglio. FinecoBank esce così dal gruppo UniCredit.

A novembre 2019 colloca sul mercato l’intera partecipazione (8,4%) detenuta in Mediobanca.

A fine anno viene presentato il Piano Strategico UniCredit 2020-2023. Il progetto prevede profitti a quota 5 miliardi nel 2023, un buyback da 2 miliardi e risparmi per un miliardo in Europa occidentale, da realizzare principalmente con 8mila esuberi e la chiusura di 500 filiali.

Durante il 2021 UniCredit si dichiara disponibile all’acquisizione di Monte Paschi di Siena (MPS). Dopo varie trattative con il Ministero dell’economia e finanze la trattativa si arena ad ottobre 2021.

A dicembre 2021 è prevista la presentazione del nuovo piano strategico di UniCredit.

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