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Azioni risparmio Fonsai: battaglia al via. Domani i primi via libera alle azioni di responsabilità

Al via un mese caldissimo per i piccoli azionisti Fonsai. Domani si riuniranno le assemblee di sei controllate da Fonsai e Milano Assicurazioni, danneggiate dalle operazioni e consulenze di cui hanno beneficiato i Ligresti e le loro società. Nel dettaglio si tratta delle assemblee di Villa Ragionieri, Atahotels, Meridiano Secondo, Sai Servizi, Auto Presto e Bene. L’esito dell’assemblea è scontato visto che a votare le azioni sarà chi le ha proposte, ossia Matteo Caratozzolo, il commissario ad acta nominato dall’Isvap per cercare di recuperare parte del maltolto. Arriveranno così domani i primi via libera alle azioni di responsabilità e risarcitorie contro i Ligresti e gli amministratori e sindaci di Fonsai.

Settimana prossima è poi la volta delle assemblee ordinarie degli azionisti di Milano Assicurazioni e di Fonsai, il 13-14 marzo, sempre con all’ordine del giorno la proposta di azione sociale di responsabilità nei confronti di “alcuni amministratori e sindaci di Fondiaria Sai Spa (in concorso con altri soggetti)” promossa sempre dal commissario Caratozzolo. Nell’assise di Milano Assicurazioni il pallino sarà in mano ancora a Caratozzolo che voterà con il pacchetto di azioni che Fonsai detiene nella controllata. Nell’assemblea di Fonsai saranno i soci della compagnia a doversi esprimere con l’azionista di controllo Unipol a fare da ago della bilancia. In campo è sceso il Movimento consumatori che ha lanciato una vasta campagna di raccolta deleghe per rappresentare i piccoli azionisti in assemblea e votare a favore dell’azione di responsabilità. Si spera che la compagnia bolognese voti a favore della proposta nonostante la controversa manleva concessa per il quinquennio 2007-2011 a molti degli amministratori finiti sul banco degli imputati, tra cui l’ex ad Fausto Marchionni, uomo di fiducia di Salvatore Ligresti e destinatario per molti anni di stipendi milionari e di una buonuscita da 11 milioni, staccata mentre Fonsai accumulava perdite miliardarie. Unipol non ha molte alternative: non può modificare l’azione proposta dal commissario. L’altra opzione è quella di non votare l’azione di responsabilità. Ma con quale danno di immagine?

Il gran finale si avrà con l’assemblea speciale degli azionisti di risparmio della categoria A di Fonsai il 23-25-26 marzo (negli stessi giorni si terrà anche l’assemblea specoale per gli azionisti di risparmio Milano Assicurazioni) richiesta dagli stessi possessori delle azioni risparmio classe A. L’avvocato Dario Trevisan, rappresentante comune dei soci di risparmio, ha confermato la linea dura. Nella relazione depositata in vista dell’assemblea Trevisan ha proposto di bocciare le deliberazioni dell’assemblea della compagnia dello scorso 27 giugno, compresa quella sull’aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro che era necessario per reintegrare il margine di solvibilità della compagnia per l’integrazione con Unipol e chiederà di avviare azioni legali per far “rimuovere e/o dichiarare inefficaci” gli effetti delle stesse. Nel mirino del rappresentante comune ci sono anche le delibere assunte a giugno sull’annullamento del valore nominale e il raggruppamento delle azioni e sulla modifica di diversi articoli dello statuto, incluso quello sulla ripartizione degli utili. Già perché in caso di azioni risparmio, quando una società prende decisioni come aumenti di capitale o fusioni che pregiudichino i diritti degli azionisti di risparmio, allora questi ultimi devono approvare le delibere. Ma la scorsa estate Fonsai ritenne che tale pregiudizio non ci fosse e gli azionisti delle risparmio non furono chiamati in assemblea. Trevisan al contrario analizza nel dettaglio tutti i termini della violazione ed evidenzia che i diritti patrimoniali dei portatori delle azioni rnc A “sono venuti a modificarsi in termini assoluti e in misura rilevante, con la conseguenza per gli stessi azionisti di trovarsi a concorrere a una diversa ripartizione dell’utile che vi sarebbe stata in assenza di tali modifiche”.

Così per Trevisan ricorrendo la fattispecie del pregiudizio dei diritti degli azionisti di risparmio di categoria A, “la procedura seguita dalla Società non risulta in linea con il dettato normativo, non avendo l’assemblea speciale approvato le deliberazioni dell’assemblea straordinaria”, come si legge nella relazione. Ecco che così le delibere sarebbero invalide e il progetto Unipol a rischio.

In Borsa oggi Fonsai invariata, le risparmio classe A cedono lo0,5% circa e le risparmio classe B salgono dello0,8% circa. Unipol saledell’1,51%.

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