X

Azioni LVMH, quotazioni del titolo MC in Borsa

Tutto quello che c’è da sapere per rimanere aggiornati sul mercato finanziario. Informazioni, andamento e grafico in tempo reale sulle quotazioni in borsa dei maggiori titoli sui listini mondiali.

Borsa iconica di Louis Vuitton

Codice ISIN: FR0000121014
Settore: Beni di consumo non durevoli
Industria: Abbigliamento/calzature


Le azioni di LVMH SE sono quotate sull’indice Euronext Paris con il ticker MC e alla Borsa di Milano con il ticker LVMH.

Guarda lo storico della quotazione del titolo all’Euronext Paris

Descrizione Azienda

LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, conosciuto semplicemente come LVMH, è un’azienda francese che opera nel settore del lusso. LVMH possiede 75 marchi mondiali. Sono sei i rami operativi dell’azienda: fashion Group, vini e liquori, profumi e cosmetici, orologi e gioielli, distribuzione selettiva e altre attività. LVMH è il leader mondiale nel settore del lusso, come risulta anche dal report di Deloitte “Global Powers of Luxury Goods” dove si è classificata al primo posto. Nel 2021 con una valutazione di 329 miliardi di dollari, LVMH è diventata l’azienda di maggior valore in Europa.
Il suo proprietario Bernard Arnault è una delle persone più ricche al mondo; con un patrimonio stimato intorno ai 176 miliardi di dollari Arnault si classifica al terzo posto nel 2021.

La sede principale dell’azienda è a Parigi.

I marchi principali di cui LVMH è proprietaria sono:

  • Louis Vuitton
  • Christian Dior
  • Bulgari
  • Celine
  • Loro Piana
  • Kenzo
  • Givenchy
  • Fendi
  • Tiffany & Co.
  • Marc Jacobs
  • Moët & Chandon
  • Veuve Clicquot
  • Hennessy
  • Acqua di Parma
  • Sephora
  • Les Échos
  • Le Parisien
  • TAG Heuer
  • Guerlain
  • Hublot
  • Dom Pérignon
  • Belvedere
  • Krug
  • De Beers Diamond Jewellers
  • Emilio Pucci
  • Off-White
  • Starboard Cruise Services
  • Belmond

Il più antico dei marchi LVMH è il produttore di vino Château d’Yquem, le cui origini risalgono al 1593. Ultima grande acquisizione nel 2021 è stata quella del colosso di calzature tedesco Birkenstock per 4 miliardi di euro tramite i fondi L Catterton e Financie’re Agache controllati dalla famiglia Arnault.

L’azienda si è sempre distinta per vendere i suoi marchi solo nei propri negozi o tramite rivenditori selezionati con lo scopo di mantenere il suo carattere elitario e tenere alti i prezzi dei prodotti. Sono 5.003 negozi nel mondo e conta 150.000 dipendenti. Il 30% dei dipendenti lavora in Francia.

È quotata alla Borsa di Parigi (indice Euronext Paris Exchange) ed è componente dell’indice CAC40. Ha quotazioni in altri indici mondiali tra cui la Borsa di Milano.

L’azionista principale del gruppo è Bernard Arnault. Arnault ha il controllo tramite una quota personale diretta (6,22%) e indirettamente tramite la Christian Dior SE (41,3%), di cui è proprietario e CEO. Complessivamente la famiglia Arnault ha il 47,5% delle azioni e il 63,13% dei diritti di voto.

L’azionariato di LVMH è così composto:

  • Famiglia Arnault, 47,5%
  • Investitori istituzionali stranieri, 39,6%
  • Investitori istituzionali francesi, 7,9%
  • azioni individuali, 4,8%
  • azioni proprie, 0,2%

Nel dettaglio tra i principali azionisti troviamo:

  • Christian Dior SE, 41,3%
  • Famiglia Arnault, 6,22%
  • Capital Research & Management Co. (World Investors), 1,67%
  • Vanguard Group Inc., 1,31%
  • Norges Bank Investment Management, 1,23%
  • Thornburg Investment Management, Inc., 1,14%
  • Fidelity Management & Research Co. LLC, 0,92%

Il fatturato nel 2020 è stato di 44,7 miliardi di euro con un utile netto di 4,7 miliardi.
I ricavi sono cosi ripartiti:

  • articoli di moda e pelletteria (47,4%)
  • distribuzione selettiva ( 22,6%)
  • vini e liquori (10,6%)
  • profumi e cosmetici (10%)
  • orologi e gioielli (7,4%)
  • altri (1,9%)

Geograficamente il maggior fatturato proviene dall’Asia con (34,4%) poi Stati Uniti (23,8%) Europa (16,4%) e Francia (7,5%).

Attualmente le azioni sono scambiate intorno ai 662,30 euro.

Approfondimento economico e finanziario dell’azienda

LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton è stato fondato nel 1987 con la fusione di due società: Louis Vuitton, specializzata negli accessori di moda, fondata nel 1854, e Moët Hennessy, specializzata nei vini e alcolici. Moët Hennessy era stata fondata nel 1971 dalla fusione di Hennessy con lo storico produttore di champagne Moët & Chandon. Nella fusione tra le due aziende investe anche l’imprenditore Bernard Arnault che ne diventa il presidente.
La sigla LVMH è l’acronimo delle iniziali dei marchi.

Arnault aveva il desiderio di creare un gruppo del lusso e per espandere l’azienda comincia ad acquisire grandi marchi internazionali soprattutto italiani e americani. A cavallo tra gli anni novanta e duemila diventa proprietaria di 25 marchi.

Nel 2011 compra il marchio Bulgari per 5,2 miliardi di euro.

Nel 2013 LVMH compra dalla famiglia Loro Piana l’omonima azienda italiana per 2 miliardi di euro.

Nel 2015 prende il controllo del quotidiano francese Le Parisien per circa 50 milioni di euro. Rafforza così il settore dell’editoria dove era già proprietario del quotidiano Les Échos.

A luglio 2016 LVMH vende i marchi Donna Karan e DKNY per 650 milioni di dollari a G-III Apparel e rileva per 640 milioni di dollari l’80% di Rimowa, società tedesca specializzata in valigie.

Nel 2017 il gruppo LVMH acquisisce Christian Dior, detenuta dal gruppo Christian Dior, per 6,5 miliardi di euro. Successivamente vende la partecipazione dell’8% in Hermès. Nello stesso anno rileva una partecipazione di maggioranza nella maison Francis Kurkdjian, società di profumi e firma una joint venture con la De Beers.

Nel dicembre 2018 LVMH acquisisce la catena alberghiera di lusso Belmond per 3,2 miliardi di dollari. La catena Belmond possiede o gestisce 46 tra alberghi, ristoranti, treni (come il leggendario Orient Express) e navi da crociera.

A novembre 2019 viene annunciata l’intenzione di acquisire il famoso marchio del lusso americano, Tiffany & Co., per 16,2 miliardi di dollari. Dopo alcune problematiche l’intesa viene raggiunta nell’ottobre 2020 per un prezzo di 16 miliardi di dollari; il prezzo per azione passa infatti da 135 dollari a 131,5.

Nel febbraio 2021 LVMH, attraverso i fondi L Catterton e Financie’re Agache controllati dalla famiglia Arnault prende il controllo di Birkenstock per 4 miliardi di euro.

Ad aprile 2021 rafforza la sua partecipazione nel gruppo Tod’s passando ad una quota del 10% ( in precedenza possedeva una quota del 3,2%).

Nell’estate del 2021, prende il controllo totale della Emilio Pucci e compra il 60% del marchio Off-White.

Le ultime notizie su LVMH

LVMH Watch Week, sesta edizione a New York e Parigi per le nove Maison di marchi iconici dell’orologeria

Dopo aver organizzato la LVMH Watch Week a Dubai, Singapore e poi a Miami nel 2024, LVMH ha scelto New York e Parigi per dare il via al 2025, riunendo le sue Maison per collegare due continenti che sono centrali nel DNA del Gruppo LVMH

Lvmh, un quarto trimestre in recupero non basta a risollevare il 2024. Il titolo crolla in Borsa e trascina tutto il lusso

All’assemblea degli azionisti del 17 aprile sarà proposto un dividendo di 13 euro per azione. Un acconto di 5,5 euro è stato pagato lo scorso 4 dicembre, mentre i restanti 7,5 euro per azione saranno staccati il 28 aprile. “I dividendi sono cresciuti a una media del 22% negli ultimi cinque anni”, ha precisato il management di Lvmh nel corso della call con gli…

Borsa oggi 29 gennaio: l’Europa guarda alla Fed. A Milano corre Iveco. I conti di Lvmh trascinano giù i titoli del lusso – DIRETTA

Le piazze europee chiudono in verde con Parigi unica in calo, appesantita dal lusso. A Piazza Affari spiccano banche e industriali, occhi su Generali nel giorno del cda – Segui la DIRETTA

Versace in vendita: Renzo Rosso in pole position per l’acquisto. Stella McCartney esce da Lvmh

Versace potrebbe tornare in mani italiane con Renzo Rosso, ma anche il fondo di private equity Permira e Marco Bizzarri (ex ceo di Gucci) sono in corsa. Nel frattempo, Stella McCartney riacquista la sua indipendenza da Lvmh, dopo cinque anni di collaborazione

Lusso, molti indizi portano a vedere rosa tra le maison. Che sia arrivato il giro di boa? Vediamo come

I dati positivi dalla Cina, la probabile esclusione dalla scure dei dazi di Trump, le prime trimestrali di settore decisamente positive: tutti elementi che fanno cautamente ben sperare in una ripresa del settore