Piazza Affari aggiorna i massimi. La Borsa di Milano tocca un nuovo record da agosto 2015 nel primo pomeriggio: l’indice FtseMib sale dello 0,3% a 23.514 punti. Quella di oggi potrebbe essere la nona seduta consecutiva di rialzo. In modesto ribasso Parigi (-0,05%), Francoforte (-0,24%). Quasi piatti fuori dall’area euro Londra e Zurigo, entrambi sotto dello 0,15%. In terreno positivo solo Madrid (+0,26%).
La finanza Usa è in vacanza per la ricorrenza del Martin Luther King day ma non si ferma la discesa del dollaro, trattato a 1,227 su rispetto all’euro ai massimi degli ultimi tre anni, su cui non pesano le parole del governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, il quale ha definito bassa la possibilità di un rialzo del costo del denaro nell’immediato.
Poco mosso il mercato obbligazionario. Bund tedesco 0,56%, Btp 1,98%. Anche questa settimana promette di essere ricca di offerte sul primario. La Spagna offrirà giovedì bond a medio-lungo termine, così come il Belgio.
Il greggio staziona vicino ai 70 dollari nella mattinata londinese, poco al di sotto dei massimi di tre anni. Ma diversi analisti prevedono che il rally del 13% da inizio anno potrebbe esaurirsi nel breve termine a causa dell’aumento della produzione nel Nord America. Il Brent scambia a 69,76 dollari al barile con un calo dello 0,16%. Il greggio Usa cede lo 0,09% a 64,24 dollari.
In buona salute gli energetici in Piazza Affari: Saipem +1,6%, aggiorna i massimi delle ultime 52 settimane. Avanza anche Tenaris (+1,1%). Credit Suisse alza il giudizio a Neutral. Eni +0,2%, Deutsche Bank alza il target a 15,50 euro.
Sprofonda Saras (-9,25% a 1,77 euro). Stamattina Barclays ha abbassato il target price a 1,60 euro da 2,0 euro. Il giudizio resta Underweight. Più drastica SocGen, che ha tagliato la raccomandazione a Sell, da Hold, lasciando invariato il target a 1,80 euro.
In cima al listino brilla Azimut (+8%). Nel corso della convention degli agenti in corso a Montecarlo, i vertici della società del risparmio gestito hanno affermato che il 2017 si chiuderà con almeno 215 milioni di euro di utile: gli analisti si aspettavano mediamente 200 milioni di euro. Meglio delle attese anche le anticipazioni sul dividendo, stimato a circa il 2%, quasi il doppio delle stime. Banca Mediolanum è in rialzo dell’1%.
A poche ore dall’incontro stampa di Sergio Marchionne al salone di Detroit, Bloomberg pubblica un’intervista al ceo di Fiat Chrysler (+1,7%). Grazie al marchio Jeep, dice Marchionne, è “possibile” che Fiat Chrysler Automobiles arrivi a raddoppiare i propri profitti entro il 2022. La riforma fiscale approvata dal presidente americano Donald Trump prima di Natale potrebbe inoltre dare una spinta ulteriore agli utili. “Non c’è nulla – ha dichiarato il manager – che mi faccia credere che un Suv su cinque non possa essere Jeep”, il che equivale a circa 5 milioni di consegne l’anno. Ma l’obiettivo verrà raggiunto dal successore: “Se vuoi fare questo lavoro davvero bene, ti consuma. Sono stanco. Voglio fare qualcosa d’altro”, magari in Exor oltre che in Ferrari. Quanto al consolidamento del settore, Marchionne sembra rassegnato: “Se nessuno ti vuole, il celibato potrebbe essere l’unica opzione”.
Frenata per Ferrari (-0,5%). Marchione afferma di voler restare ai vertici della società, fino al completamento del piano di riconversione in campione del Lusso. Lo stesso manager, conferma che sarà nel consiglio di amministrazione di Exor (-0,8%). Cnh Industrial -2%.
Deboli le banche: Intesa e Unicredit -0,5%. Sale Leonardo +0,5%. La società è la capofila della cordata vincitrice di una gara UE per la fornitura di tecnologie per la sicurezza marittima.
Tra le mid cap vola Snaitech (+5%): un quotidiano a fronte delle stime molto positive sulle scommesse sportive nel 2018.