X

Azimut punta sul Marocco con due controllate di Red Med Capital: si aprono le porte di un mercato con 61 miliardi di asset gestiti

Imagoeconomica

Nelle economie emergenti il numero dei miliardari continua ad aumentare più che nei mercati sviluppati. E il Marocco è uno di questi. Lo sa bene Azimut, la sgr guidata da Pietro Giuliani, che ha deciso di puntare sul paese delle Città Imperiali per l’espansione del suo business, acquistando una quota di minoranza in due controllate di Red Med Capital, banca d’investimento marocchina, riporta Milano Finanza.

La prima è Red Med Asset Management, società che gestisce 1,7 miliardi di euro di masse e dal 2017 è cresciuta in media del 30% ogni anno. La sua quota di mercato è del 3% e Azimut ne ha acquisito il 29%. La seconda è Red Med Securities, broker che offre servizi di trading, custodia, gestione conti e assistenza agli emittenti. In questo caso la quota di mercato è del 4,4%, in aumento dal 2,3% del 2023, e la holding italiana ha in mano il 25%.

“L’ingresso in Marocco ci permette di intercettare uno dei driver di crescita più importanti della nostra industria: la creazione di nuova ricchezza”, spiega Giorgio Medda, il ceo di Azimut. “Nelle economie emergenti il numero dei miliardari continua ad aumentare più che nei mercati sviluppati. È così anche in Marocco, dove inoltre siamo avvantaggiati dalla ridotta concorrenza”.

Il titolo Azimut a Piazza Affari, che ieri ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,9% a 26,55 euro, stamane aggiunge un altro +0,79% a 26,76 euro.

Marocco: forte propensione al risparmio e gestioni patromoniali in continua crescita

Il Marocco ha una forte propensione al risparmio e fondi pensione evoluti. Il settore della gestione patrimoniale è in crescita sin dall’introduzione dei fondi comuni d’investimento nel 1995: l’espansione media annua è del 33,5%, performance che a dicembre ha spinto gli asset gestiti sul mercato a 61 miliardi. Azimut inizierà a distribuire lì prodotti europei conformi e non alla finanza islamica, concentrandosi sulle soluzioni obbligazionarie. Poi Azimut potrebbe anche incrementare la sua presenza. “Abbiamo condiviso un percorso di crescita con Red Med Capital e non escludiamo in futuro di consolidare la nostra partecipazione” dice ancora Medda.

In Middle East e North Africa Azimut dove gestisce più di 5,8 miliardi di asset

Il deal in Marocco ha rafforzato il gruppo nella regione Middle East e North Africa, dove gestisce più di 5,8 miliardi di masse se si considera anche la Turchia. Ora Azimut opera in 19 Paesi ed è a un passo dal portare le masse fuori dall’Italia sopra il 50%. “L’espansione all’estero andrà avanti. Si concentrerà in Medio Oriente, area in cui lavoriamo con i grandi investitori istituzionali, e in Asia, regione di riferimento per la qualità delle opportunità di crescita che offre”, dice il ceo. “Ma quest’anno ci rinforzeremo anche nelle zone in cui già operiamo. Mi riferisco soprattutto al Brasile, dove possiamo assumere un ruolo di consolidatore, e agli Usa, Paese con numeri in forte miglioramento”.

In Italia c’è l’interesse per la digitale Banca sconto

In Italia invece Azimut resta concentrata sul lancio della banca digitale. La settimana scorsa MF-Milano Finanza ha scritto dell’interesse della holding per Banca di Sconto, controllata da Ibl. L’operazione permetterebbe ad Azimut di dotare la sua nuova creatura della necessaria licenza bancaria. Nel progetto è coinvolto Fsi, l’ex Fondo Strategico Italiano guidato da Maurizio Tamagnini, che a dicembre ha iniziato a trattare in esclusiva per l’80% dello spin-off. Per Equita Azimut potrebbe incassare tra 1,26 e 1,54 miliardi.

Related Post