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Axpo Italia: ripresa significa sostenibilità

Pixabay

La chiave delle ripresa economica è la sostenibilità: più investimenti verso l’ambiente, più efficienza energetica, mantenendo alta l’attenzione verso il Green New Deal. Ne sono convinte grandi aziende italiane che hanno partecipato all’Axpo Energy Forum organizzato ieri in versione digitale da Axpo Italia e dedicato all’analisi del mercato e alla ripartenza dell’Italia post pandemia.

In particolare, secondo l’83% del campione composto da 100 grandi aziende italiane, per il rilancio industriale occorre investire maggiormente in progetti dedicati alla salvaguardia dell’ambiente, che riducano le emissioni CO2 o l’utilizzo della plastica e che favoriscano maggiormente la digitalizzazione dei processi e dei sistemi. Occorrono però anche politiche governative adeguate e più investimenti pubblici che incentivino le rinnovabili (67%).

In questo scenario, per garantire uno sviluppo sostenibile, secondo l’83% degli intervistati, occorre mantenere alto il focus sul Green New Deal da 1 miliardo di euro deciso a livello europeo prima della pandemia perché alla base della ripartenza post Covid-19.

E ancora. Efficienza energetica e generazione di un mix energetico più sostenibile e diversificato, insieme a una trasformazione digitale (big data e blockchain) sono i servizi maggiormente richiesti da parte delle imprese (92%) alle aziende energetiche per essere maggiormente competitive. Il 58% del campione è fortemente convinto che la crescita delle energie rinnovabili attraverso i long-term corporate PPA (Power Purchase Agreement tra un produttore da fonte rinnovabile ed un consumatore) possa comunque spingere gli investimenti nel settore anche senza incentivi.

Sul fronte economico, a causa delle misure restrittive imposte per arginare l’emergenza Coronavirus, il 10% delle imprese ritiene che non avrà alcuna perdita di fatturato, mentre il 72% delle imprese ha stimato cali inferiori al 20%. Per l’80% del campione, la fase recessiva durerà almeno un anno e mezzo.

“L’Axpo Energy Summit – ha commentato Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia – ha luogo quest’anno in un momento storico senza precedenti (almeno nella storia recente) e in cui è molto difficile riuscire a quantificare esattamente quali saranno le conseguenze sull’economia della pandemia Covid-19 che stiamo vivendo. Una crisi che incide anche sul settore energetico investendo diversi aspetti del nostro lavoro. Ma alcuni elementi sono chiari e precisi: c’è grande voglia di ripartire subito e bene, investendo prima di tutto su nuove modalità che portano in primo piano la sostenibilità e la salvaguardia ambientale”.

“È probabile – ha aggiunto Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia – che la pandemia apra una stagione di riforme dovute alla volontà di limitare il verificarsi di alcuni fattori di rischio, dovuti alla globalizzazione, che hanno permesso al Covid-19 di causare una pandemia. I Governi potrebbero essere spinti ad assumere un ruolo più attivo nell’economia del proprio Paese e toccherà al mondo del business anticipare i cambiamenti politici e normativi. Di certo, un importante ruolo verrà giocato dalla sostenibilità sempre più prioritaria per lo sviluppo industriale così come emerso dalla nostra ricerca: il 45% individua l’ambiente come priorità sulla quale investire anche per lo sviluppo industriale. Percentuale persino superiore a quella degli investimenti in digitalizzazione dell’impresa (38%)”.

Nuove opportunità, digitalizzazione e sostenibilità sono gli elementi su chi scommettere per una ripresa veloce e più consapevole anche secondo Carlo Cottarelli, Professore Università Cattolica del Sacro Cuore e Università Bocconi di Milano che ha partecipato all’Axpo Energy Forum. “L’industria italiana avrà certamente bisogno di maggiore elasticità e innovazione per affrontare al meglio le sfide che ci trova davanti post pandemia”.

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Categories: Economia e Imprese