Adesso c’è uno strumento in più per prevedere il successo di un film. Meno artigianale dei ‘gruppi di ascolto’ e più scientifico delle speranze, un modello matematico, sviluppato da una squadra di fisici dell’università giapponese di Tottori, ambisce a proiettare gli incassi e il successo presso il pubblico, se non presso i critici (come è noto, pubblico e critica spesso e volentieri divergono nei loro giudizi). Le variabili indipendenti sono principalmente due: quanti soldi sono stati spesi nella pubblicità prima del lancio della pellicola e quanti riferimenti al film si ritrovano nei siti sociali.
Una simulazione del modello su vari film – ‘The Da Vinci Code’, ‘Spiderman 3’, ‘Avatar’… – confrontata con gli incassi effettivamente generati ha confermato la bontà del metodo. Il modello, pubblicato sul ‘Journal of Physics’, può essere applicato, secondo i suoi creatori, anche ad altri mercati, come la musica online, le bevande non-alcooliche, il ‘junk food’ e l’organizzazione di eventi.