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Avon dichiara bancarotta sotto il peso delle cause legali per il cancro da talco

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Avon, il gigante dei cosmetici noto per il suo modello di vendita porta a porta, è ufficialmente in bancarotta. La compagnia ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 presso il tribunale di Wilmington, Delaware, schiacciata da una valanga di cause legali relative ai suoi prodotti a base di talco, accusati di contenere amianto e di provocare cancro. Con debiti superiori a 1 miliardo di dollari, di cui 78 milioni spesi in cause legali e ulteriori 225 milioni già sborsati per difesa, la holding beauty statunitense non ha più le risorse per far fronte alle spese legali e ai risarcimenti. La società ha dichiarato di non avere liquidità sufficiente per risolvere i 386 casi individuali ancora pendenti.

La crisi non risparmia nemmeno le filiali della holding in Europa, Regno Unito e America Latina. Dopo la dichiarazione di bancarotta, la controllante brasiliana Natura & Co ha offerto di acquistare le attività di Avon per 125 milioni di dollari, cancellando inoltre 530 milioni di dollari di debiti e fornendo altri 43 milioni di dollari per finanziare la procedura di insolvenza.

Avon, una tempesta di cause

Fondata nel 1886, Avon è stata per decenni un simbolo di vendita e innovazione nel mondo della cosmetica. Nel 2020, l’azienda è stata acquisita dalla brasiliana Natura, che recentemente ha offerto un prestito di 43 milioni di dollari per sostenere la controllata. Tuttavia, l’aumento delle cause legali ha costretto Avon a dichiarare bancarotta per proteggere ciò che resta dell’azienda e avviare una ristrutturazione.

Nel corso degli anni, Avon è stata costretta a pagare ingenti somme per risarcire le vittime. Dopo aver avviato i primi indennizzi nel 2010, nel 2022 ha dovuto versare 46 milioni di dollari in danni e sanzioni. Solo un mese fa, la compagnia ha subito una condanna senza precedenti di 24,5 miliardi di dollari. Nonostante la società abbia sempre negato le accuse e si sia dichiarata innocente, le spese legali e i risarcimenti si sono rivelati insostenibili, portando l’azienda al collasso finanziario.

Avon si unisce così a una lunga lista di aziende colpite da contenziosi legati al talco. Recentemente, Johnson & Johnson ha accettato di pagare 6,5 miliardi di dollari per risarcire le vittime di circa 61 mila cause civili. Questo scandalo continua a scuotere il settore, dimostrando quanto possano essere devastanti le conseguenze di tali contenziosi.

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Categories: Finanza e Mercati