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Autostrade: sciopero e caselli sbarrati. Cosa fare

I sindacati protestano perché le aziende non rispettano l’obbligo di rendere disponibile un addetto 24 ore su 24 ai caselli automatizzati e richiamano ragioni di sicurezza. Ma le società dirottano il traffico sui caselli automatici dove si continuerà a pagare. Rischio di lunghe code.

Autostrade: sciopero e caselli sbarrati. Cosa fare

Rientro gratuito nel giorno di Pasquetta per chi viaggia la sera tardi? Non è detto. Inizia lunedì alle 22 e si conclude martedì 18 aprile alla stessa ora lo sciopero nazionale dei lavoratori delle autostrade “che culminerà sempre martedì alle 11.30 in un presidio davanti al Ministero dei Trasporti”. Ne danno notizia Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl, spiegando che “molte concessionarie autostradali non applicano la circolare ministeriale che impone la presenza di un addetto h24 ai caselli automatizzati per ragioni di sicurezza e di qualità del servizio”.

Tuttavia non è detto che il passaggio delle uto sarà gratuito.  Le società autostradali spesso chiudono i caselli gestiti da operatori, sbarrando l’accesso durante gli scioperi. E dirottano così il traffico sugli sportelli automatici a pagamento che data la massa di auto in circolazione nel rientro dopo Pasqua potrebbero subire rallentamenti e code.

“Le autostrade – sottolinea il comunicato dei sindacati – sono un bene pubblico ed è un diritto di tutti usufruirne in modo sicuro. Sono date in concessione ad aziende i cui utili, grazie ai pedaggi regolarmente aumentati ogni anno, non hanno mai risentito della crisi economica. Sorprende dunque tanta resistenza che non trova giustificazione economica, nell’applicare una circolare ministeriale”.

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