Clima più disteso tra Aiscat e governo. L’associazione che raggruppa le concessionarie autostradali ha incontrato prima il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e poi il ministro dell’Economia Daniele Franco. Due incontri a breve distanza l’uno dall’altro – fa sapere l’associazione – che “hanno riaperto positivamente il confronto tra il Governo e l’Aiscat”.
Siamo dunque lontani dalle tensioni e dalle fibrillazioni che hanno contraddistinto i rapporti con il governo Conte dopo il drammatico crollo del Ponte Morandi. E si cerca di costruire un dialogo costruttivo in vista degli ingenti investimenti legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che impegna l’Italia nell’utilizzo dei fondi Ue fino al 2026. Proprio quest’anno occorrerà spingere sull’acceleratore e la nuova governance dell’associazione – presidente Diego Cattoni, Ad di Autobrennero affiancato dai vicepresidenti Francesco Bettoni (Autostrade Lombarde e Brebemi), Maurizio Paniz (Autovie Venete) e Roberto Tomasi (Autostrade per l’Italia) – ha affidato all’Aiscat il compito di mettere a fattor comune gli obiettivi e gli strumenti per attuare in tempi rapidi gli obiettivi del Pnrr che intendono rivoluzionare la mobilità nazionale.
“Siamo alla vigilia di una vera e propria rivoluzione di tutto il sistema trasportistico”, ha sottolineato Diego Cattoni in una nota diffusa a commento degli incontri avuti con il governo. Non è un caso, ha rilevato, che “tre delle sei missioni sulle quali si incardina il Pnrr investono direttamente il nostro settore: digitalizzazione delle autostrade, promozione della transizione ecologica e di una concezione intermodale di mobilità”. Gli stessi obiettivi sui quali Aiscat intende attivarsi per costruire una forte collaborazione con il Governo.
“In un lasso di tempo fino a ieri impensabile – continua Cattoni – siamo in grado di realizzare autostrade intelligenti in grado di abbattere l’incidentalità aumentando la velocità di spostamento e la capacità della rete senza consumo di suolo, di accompagnare l’avvicendamento tra i motori endotermici ed i motori elettrici grazie alla diffusione capillare di punti di ricarica anche ad induzione per veicoli a batteria e ad idrogeno ed anche di cooperare con il trasporto ferroviario in modo che la gomma ed il ferro si integrino per offrire il migliore servizio possibile”.
È soprattutto sull’evoluzione tecnologica delle autostrade esistenti che punta Aiscat e l’associazione si impegna a dare il suo contributo alla Commissione per le concessioni istituita dal ministro Giovannini, nella convinzione che un clima di collaborazione giovi a tutte le parti in causa. I nodi da sciogliere d’altronde sono gli stessi da anni: conferma degli ingenti investimenti in infrastrutture, stabilità delle concessioni, semplificazione delle procedure di appalto e conseguente riduzione dell’ormai patologico ricorso al contenzioso, risoluzione dei conflitti di competenza tra Istituzioni. Sono questi i punti-cardine sollevati dall’associazione.
Il primo passo è stato compiuto. La prossima tappa sarà la presentazione al governo di “considerazioni e proposte per armonizzare al meglio l’evoluzione del comparto con gli aspetti normativi”.