Aspi accelera sugli investimenti e sulle manutenzioni per diventare “un gestore della mobilità”. Questo quanto previsto nel nuovo piano industriale 2020-2024 presentato oggi, 21 gennaio, da Autostrade per l’Italia in attesa del cda di Atlantia (in programma nel pomeriggio) chiamato a fare il punto sul negoziato con il consorzio Cdp-fondi in vista degli sviluppi che dovrebbero arrivare a fine mese.
L’amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, ha annunciato “un piano da 21,5 miliardi di euro, 14,5 miliardi di investimenti e 7 miliardi di euro di manutenzioni al 2038″.
Scendendo nei dettagli, gli investimenti (nuove opere e upgrade asset esistenti, ha sottolineato il manager) saliranno del 110%, passando dai 2,9 miliardi di euro previsti dal piano 2015-2019 ai 6,1 miliardi stabiliti da quello al 2024. Nell’arco di piano, le spese di manutenzione cresceranno di 900 milioni a 2,5 miliardi (+60%) con un “piano pluriennale di manutenzioni senza precedenti”.
“La visione che stiamo costruendo è di una nuova Autostrade per l’Italia che ipotizziamo e vogliamo che possa diventare un gestore della mobilità e non solo un gestore della concessione“, ha quindi spiegato Tomasi.
L’Ad ha posto l’accento sulla “capacità di mettere e terra, e quindi realizzare, tutto quello che serve per poter far evolvere e ammodernare l’infrastruttura che oggi gestiamo”. La società, ha continuato, “si sta dotando delle competenze per coprire il ciclo di vita dell’infrastruttura”. Due i pilastri su cui si fonda il piano: la digitalizzazione (“l’azienda deve diventare data driven, ha detto) e l’innovazione. “Dobbiamo investire in innovazione e tutto questo deve esser fatto in un contesto di sostenibilità”.
Per raggiungere questi scopi la società ha stanziato anche 200 milioni di euro per “la digitalizzazione delle nostre infrastrutture grazie alla tecnologia del 5G”. In particolare, il piano punta ad avere il 30% della rete autostradale «connessa» al 2030 con sensori e tecnologie 5G.
Altro elemento importante del piano sono le assunzioni: Aspi assumerà 2.900 persone entro il 2024, con possibili 7-10 mila nuovi posti di lavoro compreso l’indotto. “Un elevato focus di assunzioni su risorse STEM per far fronte ai bisogni delle aree tecniche (ad es. ingegneria), e a requisiti di upskilling guidati dalla Digital Transformation; potenziamento della diversità di genere come azione strategica di sviluppo”. l’Ad ha inoltre rassicurato: “Non abbiamo intenzione di mandare via nessuno e andremo a gestire questa trasformazione”, chiedendo ai lavoratori di “riadattarsi”.