Ogni giorno una linea diversa. Su Autostrade il Governo cambia ancora. Dopo aver prospettato con il premier Conte la revoca della concessione ad Autostrade e dopo aver corretto il tiro con Salvini, che ieri parlava di risarcimento da parte del gruppo della famiglia Benetton, oggi il Governo sceglie la decadenza della concessione. Non è questione di manutenzione o meno, c’è il fatto oggettivo – sostiene Conte – del tragico crollo del Ponte Morandi di Genova che induce a cambiare tutto. Annuncio arrivato a Borsa chiusa, dove Atlantia ha in parte recuperato il tracollo di ieri, ma che non esclude che Consob indaghi per eventuale turbativa di mercato determinata dai continui interventi del Governo.
“Ho una notizia importantissima da darvi” ha detto il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli prima della conferenza stampa di Conte e dei vicepremier Di Maio e Salvini sul nuovo cambio di linea, con l’occhio ad evitare le secche di un lungo e costoso contenzioso con Autostrade: “Il mio ministero ha inviato ad Autostrade la lettera con cui prende avvio la procedura per la decadenza della concessione. Vogliamo cambiare tutto perchè le vite umane vengono prima degli utili aziendali e la sicurezza dei cittadini primna dei dividendi agli azionisti”.
Linea poi confermata dal premier Conte: “Questo Governo farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e man mano che esse scadono ne approfitterà per impostare queste operazioni”. Ma adesso “ci ritroviamo con rapporti di concessione e contratti di servizio ormai in essere, alcuni dei quali scadono in un futuro non prossimo”. Quindi da quando scatterà la decadenza della concessione? Nei prossimi giorni si capirà meglio lo sviluppo del duro confronto tra Governo e Autostrade che si prepara a rispondere in un cda bollente di Atlante in programma per il 22 agosto nel quale verrà messa a punto la controffensiva e difeso l’operato dell’azienda.
In ogni caso, fa sapere il Governo, l’eventuale impegno a rifare il Ponte e a finanziare i lavori da parte di Autostrade “non è una contropartita” sufficiente.