Gli incentivi alle energie rinnovabili restano superiori ai livelli europei nonostante gli ultimi interventi del Governo che li hanno abbassati. Lo ha detto il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Guido Bortoni, presentando la relazione annuale dell’Autority.
“Gli ultimi provvedimenti ministeriali relativi alle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica hanno ridotto gli incentivi – ha sottolineato Bortoni – benché, in attesa del loro azzeramento conseguibile con il raggiungimento della cosiddetta grid parity, questi si attestino ad un livello ancora superiore a quello di molti altri Paesi europei. E’ un primo solido passo ma occorrono anche altre azioni, che si inseriscano nell’alveo del binomio rigore- crescita”.
Bortoni ha rilevato che in un contesto di risorse scarse “solo un ridimensionamento dei futuri incentivi elettrici può consentire di trasferire risorse allo sviluppo delle fonti rinnovabili termiche e all’efficienza energetica, nell’auspicio di poter così cogliere anche i punti di forza dell’industria italiana in tali settori”.
Non solo: “Le poche risorse ancora disponibili – ha concluso Bortoni – devono essere allocate proprio là dove maggiori sono le possibilità di resa, secondo criteri di selettività, in ragione dell’efficacia. A titolo di esempio, attraverso il meccanismo dei Titoli di efficienza energetica – i cosiddetti certificati bianchi – sono state risparmiate, dal 2005 ad oggi, oltre 14 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio”.
In allegato il testo completo della relazione e la presentazione del presidente Bortoni.
Allegati: AEEG_rapporto 2012_vol 1.pdfhttp://firstonline-data.teleborsa.it/news/files/532.pdf