Semestre non soddisfacente per le due principali case automobilistiche mondiali, Volkswagen e Toyota. Volkswagen ha chiuso il primo semestre con ricavi di 158,8 miliardi di euro, in crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, l’utile netto è calato del 13,9%, scendendo a 7,34 miliardi di euro, mentre il risultato operativo è diminuito dell’11%, attestandosi a 10,1 miliardi di euro. Le vendite di veicoli sono scese del 2,4%, raggiungendo 4,34 milioni di unità.
D’altra parte, Toyota ha riportato un utile netto del primo trimestre in aumento dell’1,7%, pari a 1,33 trilioni di yen (8,9 miliardi di dollari), e ha mantenuto invariate le previsioni per l’intero anno. Il gruppo prevede un utile netto annuale di 3,57 trilioni di yen, in calo del 27,8%, e vendite di 46 trilioni di yen, in aumento del 2,0%.
Volkswagen ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 158,8 miliardi di euro, segnando una crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, l’utile netto è diminuito del 13,9%, scendendo a 7,34 miliardi di euro, mentre il risultato operativo ha registrato un calo dell’11%, attestandosi a 10,1 miliardi di euro. Le vendite di veicoli sono diminuite del 2,4%, raggiungendo 4,34 milioni di unità.
Le reazioni del mercato azionario sono state negative per entrambe le aziende: Toyota ha registrato un calo di oltre l’8% nelle sue azioni, mentre Volkswagen ha visto una perdita più contenuta, inferiore all’1%.
I risultati di Volkswagen
Nel secondo trimestre, Volkswagen ha mostrato segnali di ripresa con ricavi in crescita del 4,1% a 83,3 miliardi di euro. L’utile netto ha contenuto il calo al 4,2%, raggiungendo 3,63 miliardi di euro, mentre il risultato operativo è sceso del 2,4% a 5,46 miliardi di euro. Questo miglioramento è stato parzialmente attribuito ai programmi di performance e ai nuovi prodotti che hanno ricevuto feedback positivi dai mercati globali.
La diminuzione dell’utile operativo è stata influenzata da diversi fattori non operativi, tra cui accantonamenti non pianificati per il programma di licenziamento di Volkswagen, l’aumento dei costi fissi e gli oneri legati al deconsolidamento di VW Bank Russia e alla chiusura di una parte del business delle turbine a gas di MAN Energy Solutions. Per affrontare queste sfide, Volkswagen ha intrapreso misure importanti per ridurre le capacità produttive in Germania del 25%, eliminando i turni notturni e adeguando le operazioni agli effetti demografici.
“Il gruppo Volkswagen ha registrato una solida performance nella prima metà dell’anno. In un contesto impegnativo, il 2024 segna la più grande offensiva di prodotto del gruppo e una ristrutturazione completa delle nostre aree di business. I risultati riflettono un lavoro di squadra di successo tra tutti i marchi” ha commentato l’ad Oliver Blume.
“I programmi di performance stanno accelerando in tutto il gruppo – ha proseguito Blume – e i nostri nuovi prodotti stanno ricevendo feedback positivi dai mercati globali. Questa è una buona base. Tuttavia, gran parte del lavoro resta ancora da fare”.
Guidance 2024 confermata
Volkswagen ha confermato l’outlook per il 2024, prevedendo una crescita dei ricavi fino al 5% e un margine operativo del 6,5%-7%. Nonostante le sfide, l’azienda è fiduciosa grazie al feedback positivo ricevuto per i nuovi prodotti e alla solida performance nel secondo trimestre. Tuttavia, resta da vedere come Volkswagen affronterà le difficoltà legate ai costi fissi e alla ristrutturazione.
“Nella seconda metà dell’anno e oltre dovremo compiere notevoli sforzi di riduzione dei costi per raggiungere i nostri obiettivi”, ha dichiarato in un comunicato il direttore finanziario Arno Antlitz..
Diminuisco le vendite di Toyota
Le vendite globali del gruppo sono diminuite del 4,2% a 2,64 milioni di unità, principalmente a causa di scandali sulla certificazione dei veicoli e della maggiore concorrenza in Cina. Tuttavia, la svalutazione dello yen ha avvantaggiato Toyota sui mercati esteri, aumentando l’utile operativo di 370 miliardi di yen.
Le vendite di veicoli in Giappone sono calate del 20,8%, mentre sono aumentate in Nord America e in Europa. In Cina, le immatricolazioni sono diminuite del 17,6% a causa della forte concorrenza. Nonostante il calo delle vendite globali di veicoli del 3,2%, Toyota ha visto una crescita del risultato operativo del 16,7% a 5,308 miliardi di yen grazie all’effetto dello yen debole e agli sforzi di riduzione dei costi.
In generale è tutto un settore dell’automotive a soffrire con risultati non brillanti anche da parte di Bmw e Stellantis.