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Autogrill, riassetto al via: si divide in tre e cerca un partner internazionale

Il 2018 sarà un anno cruciale per Autogrill, a dispetto dell’infelice esordio di quest’anno a Piazza Affari anche a causa delle prese di beneficio dopo un 2017 scintillante, nel quale il titolo ha registrato un rialzo che ha sfiorato il 34%. La società della famiglia Benetton ha iniziato i lavori per la riorganizzazione lo sorso novembre, quando si è deciso di dividere la proprietà in tre gruppi distinti.

Autogrill Italia Spa sarà la casa madre a cui faranno capo tutte le concessioni del nostro paese (stazioni ferroviarie, aeroporti e autostrade: il cosiddetto “Ramo Italia”). Ad Autogrill Europe Spa faranno capo le strutture attive nel continente ed infine la Autogrill Business Service agirà da supporto a tutte le attività del colosso della ristorazione.

Il motivo di questa vera e propria rivoluzione strategica ed organizzativa è presto spiegato da Autogrill: “Si tratta di una scelta in linea con la natura fortemente internazionale e multicanale dell’azienda, in coerenza con l’attuale struttura”. Il quartier generale di Rozzano sarà il centro strategico e di sviluppo dell’intero gruppo, mentre le neonate società si occuperanno della quotidiana gestione operativa.

Le novità del 2018 per Autogrill però potrebbero non finire qui. Da anni Gilberto Benetton ha da sempre sognato l’idea di un importante partner strategico per Autogrill, e la scelta di separare le attività creando tre entità specifiche sembrerebbe dare una forma a questa ipotesi.

Il prospetto informativo dell’azienda non ha escluso eventuali operazioni straordinarie future.

La famiglia Benetton dovrà quindi essere impegnata su tre difficili fronti. Oltre al settore della ristorazione, è infatti impegnata sul rilancio di United Colors of Benetton, rimasta indietro nella sfida competitiva con Zara ed H&M, e allo stesso tempo sull’affondo su Abertis, che se dovesse andare in porto renderebbe i Benetton “padroni” dell’autostrade del sud Europa.

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