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Autogrill-Dufry ok alla fusione: nasce un gruppo da 12 miliardi di ricavi. In arrivo Opa a 6,33 euro

Imagoeconomica

Dopo un fidanzamento di qualche anno oggi si è tenuto il matrimonio tra Autogrill e l’elvetica Dufry da cui nascerà un gruppo globale nel settore dei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia, con ricavi combinati di oltre 12 miliardi di euro ed un Ebitda di circa 1,3 miliardi (dato 2019 – pre pandemia).

Il nuovo gruppo opererà in un mercato potenziale del valore di circa 105 miliardi, più di quattro volte il mercato del solo food & beverage (pari a circa 25 miliardi), sarà attivo in più di 75 Paesi servendo 2,3 miliardi di utenti tra passeggeri e autisti.

“Questo accordo permette la prosecuzione del percorso di crescita e di sviluppo di Autogrill, un asset che per Edizione rimarrà di natura strategica. L’unione permetterà la creazione del campione mondiale del settore, con una posizione di leadership in diverse geografie e su diversi servizi, favorita anche da importanti sinergie all’interno del nuovo gruppo” dice Alessandro Benetton, presidente di Edizione che controlla Autogrill.

Quanto alla governance del nuovo gruppo Alessandro Benetton entrerà nel Consiglio di Amministrazione in qualità di Presidente Onorario, Gianmario Tondato da Ruos assumerà la carica di presidente esecutivo di tutte le attività nordamericane del nuovo gruppo; Enrico Laghi e Paolo Roverato (rispettivamente amministratore delegato di Edizione e presidente di Autogrill) entreranno nel CdA con la carica di vicepresidenti. Juan Carlos Torres e Xavier Rossinyol saranno rispettivamente presidente Esecutivo e Ceo del nuovo gruppo.

Lo scorso aprile i Benetton hanno ricevuto quasi 9 miliardi per la cessione di Autostrade per l’Italia, detenuta da Atlantia, in base all’accordo con Blackstone, Macquarie e Cassa Depositi e Prestiti.

I primi contatti tra Ponzano e Basilea erano iniziati nel 2013 quando Autogrill aveva scorporato il business duty free acquisito da Dufry nel 2015. Autogrill, sotto pressione a causa delle chiusure dovute al Covid, l’anno scorso ha effettuato un aumento di capitale da 600 milioni di euro. Invece Dufry presenta ancora un alto livello di debito (posizione finanziaria netta a -3,1 miliardi di franchi).

Fusione Autogrill-Dufry: in arrivo Opa a 6,33 euro sulle azioni Autogrill

L’intesa firmata da Edizione e Dufry definisce struttura e meccanismi dell’operazione, che si configura come un trasferimento in Dufry della quota di maggioranza detenuta in Autogrill da Edizione attraverso la propria controllata Schema Beta, pari al 50,3% del capitale azionario in cambio di azioni Dufry di nuova emissione. Al closing, previsto nel primo trimestre 2023, Dufry lancerà un’opa rivolta agli azionisti di minoranza di Autogrill (finalizzata al delisting).

La società svizzera lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni rimanenti. Offrirà agli azionisti 0,158 nuove azioni Dufry per ogni azione Autogrill o un’alternativa in contanti equivalente a 6,33 euro per azione Autogrill.

Azioni Autogrill in netto calo, mentre salgono le azioni Dufry a Zurigo

A Milano le azioni Autogrill – salite nei giorni scorsi sull’onda delle voci – crollano stamane del 6,78% a 6,384 euro, mente a Zurigo quelle di Dufry spiccano un balzo a 33,72 franchi svizzeri, in rialzo del 7,94% in vista delle sinergie sui costi, ma anche sui ricavi che si creeranno con l’operazione.

In funzione dell’adesione degli azionisti di minoranza di Autogrill all’offerta pubblica e della loro scelta di ricevere azioni Dufry (in luogo della cash alternative), la partecipazione di Edizione potrà attestarsi in un range compreso fra il 25,2% e circa il 20% del capitale di Dufry. Il che confermerà Edizione nella posizione di maggior azionista del nuovo gruppo che nascerà dalla fusione.

Advisor dell’operazione Mediobanca, Citi e Intesa Sanpaolo per Autogrill, Ubs e Credit Suisse per Dufry. A curare i dettagli legali, sono BonelliErede e Lenz & Staehelin per Edizione, Gianni & Origoni, Cleary Gottlieb Steen & Hamilton e Meyer & Brown per Autogrill, Homburger, Chiomenti e Davis Polk & Wardwell per Dufry.

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