Primitivo, Negramaro, Nero di Troia. Chiunque ami il buon vino, non può non conoscere i prodotti provenienti dalle splendide terre pugliesi, tra i migliori esistenti nell’enologia italiana.
Eppure nonostante le vigne della Regione guidata dal Michele Emiliano siano tra le più famose al mondo, per alcuni forse non sono abbastanza “fotogeniche”. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per il quale, nella brochure utilizzata per promuovere il vino pugliese alla 22esima edizione del ProWein di Düsseldorf (Germania) tenutasi dal 19 al 21 marzo, l’assessorato all’Agricoltura abbia utilizzato come immagine di copertina una vigna di Santiago del Cile, ovviamente spacciata per terra di Puglia.
Una gaffe di proporzioni enormi che ovviamente non poteva sfuggire a coloro che, tra qualche risata e parecchia incredulità, si sono ritrovati a sfogliare il materiale pubblicitario, rendendosi conto che le montagne in esso raffigurate si trovano dall’altra parte del mondo.
Ad accorgersi immediatamente del “fake” è stato il sito specializzato Winenews, secondo cui, l’agenzia di comunicazione milanese cui l’ente guidato da Michele Emiliano si sarebbe affidato, previa gara d’appalto, sarebbe stata acquistata dall’archivio di Shutterstock che, consultato, rivela immediatamente come la vigna sia situata invece a Napa Valley, in California.
La questione è stata commentata dall’Assessore regionale, Leo Di Gioia, che dal Vinitaly attualmente in corso, fa sapere che: “In questa storia siamo parte lesa: verificheremo se c’è la possibilità di chiedere i danni all’agenzia che si è occupata della grafica”.
A quanto pare dunque gli enti pubblici italiani con foto, brochure e campagne pubblicitarie non ne azzeccano nemmeno una. Dopo la campagna del Fertility Day promossa, tra innumerevoli polemiche, dal ministero della Sanità e la locandina sessista e stereotipata utilizzata per il G7 di Taormina, adesso arriva la gaffe della Regione Puglia. Mal comune mezzo gaudio. O forse no.