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Auto, petrolio e tech spingono le Borse al top. Piazza Affari oltre quota 23.000

Borse europee in rialzo in attesa del verdetto sulla politica monetaria della Fed. A Milano l’indice Ftse Mib mette a segno un rialzo dell’1% oltre quota 23 mila, ai massimi dall’ottobre 2015. Allunga Francoforte +1,6%, ieri chiusa per festività. L’indice Dax di Francoforte sale al nuovo massimo storico. L’EuroStoxx50 guadagna lo 0,7%, quinto giorno consecutivo di rialzo e nuovo massimo dagli ultimi due anni e mezzo. La Borsa di Parigi (Cac40) sale dello 0,45%, massimo dal 2007. La Borsa della Spagna sta recuperando posizioni, ma è ancora indietro rispetto alle altre piazze azionarie europee: l’indice Ibex, in rialzo dello 0,4%, è sui livelli di agosto. 

Più modesto il rialzo di Londra +0,2% ma a fronte del rialzo della sterlina a 0,874 da 0,876 di ieri. Il cross euro sterlina è sceso sui minimi da giugno. Domani la Bank of England dovrebbe alzare i tassi di interesse: i dati macroeconomici diffusi stamattina sono coerenti con l’arrivo della prima stretta monetaria da 10 anni a questa parte. 

Non è previsto invece un rialzo dei tassi Usa, ma gli operatori guarderanno al comunicato finale delle 19, ora italiana (non è prevista la conferenza stampa di Janet Yellen) per verificare l’intenzione di alzare i tassi a dicembre. L’attenzione si sposterà presto sull’identità del nuovo presidente dell’istituto; Trump dovrebbe annunciare domani il nome di Jay Powell.

L’euro si indebolisce a 1,163 su dollaro, da 1,164 della chiusura.

Sul mercato delle obbligazioni è da registrare la discesa dello spread BundBTP a 141 punti base, minimo da un anno. Il rendimento del decennale è sceso sotto 1,80%.

Ad infiammare i listini è il il nuovo rialzo del petrolio, sostenuto anche dall’attesa di un calo delle scorte strategiche Usa. Il Wti dicembre e’ scambiato a 55,25 dollari (+1,2%), top da luglio 2015, mentre il Brent gennaio ha aggiornato il massimo sempre da luglio 2015 raggiungendo quota 61,69 dollari al barile. Nel listino italiano si mettono in luce Eni +1,3%, Saipem +4,5% e Tenaris +1,6% che annuncerà dopo la chiusura di Wall Street i dati della trimestrale: Mediobanca Securities (rating outperform) si aspetta ricavi in crescita a 1,345 miliardi di dollari e un lieve deterioramento dei margini.

Salgono anche le utility. Enel +0,85%, Italgas +1,5%. Snam +0,7%, massimi dell’anno. Acea +2,6% 

Continua il rally della scuderia Agnelli, trainata dalla nuova brillante performance di Cnh Industrial +4%, che va ad aggiungersi al +5% di ieri. Fiat Chrysler +2% a poche ore dall’annuncio dei dati di vendita di ottobre. Exor +2%. Ferrari +1,1%, a 104 euro per azione (record storico). Il Cavallino di Maranello pubblicherà domani i conti relativi al terzo trimestre 2018, attesa per le parole di Sergio Marchionne.

Continua il volo di Stm +1,63 a 20,55 euro, in prossimità dei massimi dal 2005.

Avanza tra gli industriali anche Pirelli +2,9%, nella scia del +3% di Nokian Tyres: il produttore finlandese di pneumatici ha pubblicato dati del trimestre sopra le stime.

Deboli le banche. Banco Bpm +1,3%: è stato prorogato al 9 novembre il periodo di trattativa in esclusiva con Cattolica, in lieve rialzo a 0,05%. I due gruppi cercano un accordo nel bancassurance. Banca Carige sale del 3,7% all’indomani della presentazione dei dati dei primi nove mesi del 2017. Unipol Sai potrebbe entrare nel capitale, convertendo obbligazioni o sottoscrivendo le nuove azioni della ricapitalizzazione.

Tra le small cap, avanzano i titoli immobiliari sotto la spinta dell’estensione delle norme Pir alle Siiq: Aedes +7%.

Risanamento +7,3%. La società ha siglato con Landlease un accordo vincolante denominato Project Development Agreement avente ad oggetto lo sviluppo in partnership dei cosiddetti Lotti Nord, aree costituenti la maggior parte del progetto Milano Santa Giulia.

Ancora giù Il Sole24Ore -5,3%.

 

 

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