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Auto: lo scontro Cina-Giappone è più dannoso dello tsunami

Lo scontro sino-giapponese sulla proprietà delle isole al largo del Mar della Cina potrebbe costare all’industria automobilistica giapponese più dello tsunami. In un momento in cui proteste violente anti-giapponesi si moltiplicano nella Repubblica Popolare, la China’s Passenger Car Association prevede che Toyota, Nissan e Honda perderanno terreno a favore delle marche americane e tedesche, generando danni immensi. “Le ripercussioni sono molto serie e dureranno a lungo” commenta Cui Dongshu, vice segretario generale dell’associazione. “Oggi sul mercato c’è molta scelta: perché acquistare giapponese se ci sono preoccupazioni per la sicurezza del proprietario a causa dei forti sentimenti anti-giapponesi in circolazione?”.

I consumatori della Repubblica popolare con ogni probabilità acquisteranno macchine della General Motors che quest’anno ha venduto 1,84 milioni di vetture in Cina con i marchi Buick, Chevrolet e Cadillac, e della Volkswagen le cui due joint-venture sul territorio hanno venduto 1,49 milioni di veicoli quest’anno. La giapponese Nissan ha venduto 485mila auto finora.

Nel frattempo, la situazione si sta facendo sempre più pericolosa: un gruppo di 175 uomini d’affari giapponesi, guidati dal presidente di Toyota Fujio Cho, che ogni anno, da 37 anni, incontrano leader politici cinesi di alto livello, ha deciso di accorciare la loro visita per paura per la loro incolumità.

http://www.japantoday.com/category/business/view/japan-business-delegation-may-shorten-china-visit

http://www.bloomberg.com/news/2012-09-18/japanese-automakers-bracing-for-bashing-in-china-protests.html

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