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Auto, la ricerca punta sui veicoli intelligenti che evitano gli scontri

L’auto del futuro è, o almeno dovrebbe essere, non più veloce o più potente, ma banalmente più sicura, per chi guida e per chi attraversa la strada.

I produttori stanno studiando le tecnologie che permettono di prevenire l’aumento di incidenti stradali. E in effetti si parla sempre di più di veicoli più intelligenti e autonomi.

“L’obiettivo della nostra ricerca è creare auto più sicure, che guidino meglio degli esseri umani”, spiega Brian Lyons, esperto di nuove tecnologie per Toyota. “Ci siamo accorti che i clienti hanno fame di macchine automatizzate”, assicura Carlos Ghosn, Ceo di Nissan.

All’apertura del Salone dell’auto di Tokyo, le case giapponesi hanno presentato lo stato dell’arte della ricerca nel settore. I produttori, come del resto Google, che investe parecchio in questa tecnologia, equipaggiano i propri veicoli con radar, sistemi di comunicazione e laser che riescono ad anticipare i movimenti delle altre auto e dei conducenti. Alcuni di questi optional sono già integrati nei veicoli top di gamma (almeno i sistemi anti collisione).

“Queste auto autonome possono evitare incidenti mortali, ma anche offrire una nuova opportunità di guida ad anziani o disabili, ridurre il traffico nelle strade e abbassare il consumo di carburante”, riassume – nel suo ultimo studio – l’istituto americano Eno Center for Transportation.

Ghosn ha promesso una Nissan “autonoma” entro il 2020. Ma alcuni esperti non sono così ottimisti: le barriere tecnologiche e soprattutto burocratiche sono tante.. Nessun Paese ha ancora adottato una regolamentazione di questi veicoli. E anche le assicurazioni si fanno qualche domanda sull’impatto di questa novità nel loro quadro legale. “In caso di incidente, chi è il responsabile: il conducente o il costruttore?”, si chiedono in molti.

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